Emma Bonino a Trieste per promuovere la proposta di legge radicale sull’immigrazione

Trieste – Si è svolto l’8 settembre a Trieste un incontro pubblico con la leader radicale Emma Bonino, dedicato alla promozione della campagna “Ero straniero”, per l’abolizione della legge Bossi-Fini.

La legge di iniziativa popolare dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari” è promossa da Radicali Italiani insieme a Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto, CILD, con il sostegno di numerose organizzazioni impegnate sul fronte dell’immigrazione, tra cui Caritas Italiana, Fondazione Migrantes Comunità di Sant’Egidio e tante associazioni locali.

La raccolta firme è partita in tutta Italia a maggio, anche con il supporto di un’ampia rete di sindaci che hanno aderito alla campagna. Sono cinquantamila le firme di cittadini italiani da raccogliere in sei mesi per sottoporre la legge all’attenzione del Parlamento.

“La proposta di legge che hanno fatto i Radicali, e che Emma Bonino porta avanti con la raccolta delle firme è un’iniziativa importante. Io stessa oggi la sottoscriverò e invito a sottoscriverla”.

Lo ha affermato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che ha partecipato all’evento.

Per Serracchiani “il riconoscimento della centralità del tema dei diritti da parte di questa regione, e di Trieste in particolare, ha un valore anche storico indiscutibile. Si tratta però di trovare un punto di equilibrio, perché ci sono i diritti di chi arriva fin qui e ha bisogno di aiuto, ma c’è anche il diritto di chi accoglie, di vedere rispettati i propri principi, usanze e modi di vivere. Questo equilibrio si raggiunge attraverso l’integrazione, un processo attivo nel quale dobbiamo recuperare tempo perduto”.

“L’iniziativa del Governo e del ministro Minniti ha posto un argine a una situazione di sbarchi che – ha osservato Serracchiani – stava diventando difficile da sostenere, ma questo non significa chiudere gli occhi dinanzi a quanto accade in Africa. Credo anzi che sarà l’occasione, come ieri ha detto il Presidente Gentiloni, per tornare a parlare di diritti laggiù dove sappiamo va fatto veramente tanto – ha concluso – per la dignità e i diritti della persona”.

La campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene” si propone di cambiare anche il racconto pubblico sull’immigrazione, ostaggio di pregiudizi, luoghi comuni e vere e proprie bugie che, invece di contrastare, la politica spesso sceglie di cavalcare per guadagnare consenso.

Per saperne di più consultare la pagina su radicali.it

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