FriulAdria – Crédit Agricole, primi ottimi risultati 2017 presentati nella cornice di Ca’ Pesaro

Venezia – Nella speciale cornice della galleria d’arte moderna di Ca’ Pesaro a Venezia, martedì 29 agosto Chiara Mio e Roberto Ghisellini, rispettivamente presidente e direttore generale della banca FriulAdria – Crédit Agricole hanno presentato i positivi risultati dell’istituto di credito, relativi al primo semestre 2017.

L’utile netto è pari a 24,7 milioni (+30% rispetto allo stesso periodo del 2016). Calcolato al netto degli effetti delle operazioni straordinarie, è il miglior risultato semestrale dal 2010.

A trainare la crescita dell’istituto bancario con sede a Pordenone, ci sono i circa 200 milioni di credito erogato al settore agroalimentare (+20%), oltre 2.100 mutui casa accesi nel periodo, una crescita degli impieghi del 5,1% e una raccolta in aumento del 5,7%, con una media di 60 nuovi clienti al giorno.

La buona salute di FriulAdria è accompagnata da una prospettiva occupazionale che si distingue per le nuove assunzioni – stimate in circa quaranta a fine anno – accompagnate da più o meno altrettante uscite volontarie. Distinguendosi perciò da altre realtà che stanno sperimentando il problema degli esuberi.

Alla base del successo della banca – è stato sottolineato – vi è il modello federale, che associa la presenza locale alla solidità di un gruppo internazionale; un approccio specializzato alla clientela, con ampia attenzione alla consulenza; la gestione agile degli sportelli, con varie tipologie di filiale a seconda delle esigenze; il focus sull’agroalimentare, settore fortemente attivo nelle esportazioni, che vede una crescita a due cifre; la decisione di aumentare la presenza nel Veneto, regione con un’imprenditoria diffusa e vivace in cerca di nuove prospettive dopo la crisi.

I vertici della banca hanno scelto proprio il Veneto ed in particolare Ca’ Pesaro per illustrare i traguardi raggiunti, sia per sottolineare il percorso intrapreso con la clientela della regione nordestina, sia per ribadire la forte presenza della banca nell’ambito della promozione culturale ed artistica.

Friuladria-Crédit Agricole infatti è sponsor della mostra dedicata al pittore contemporaneo angloamericano David Hockney, dal titolo “82 ritratti e 1 natura morta”.

Nel corso della mattinata dedicata alla presentazione dei dati economici, è intervenuta anche Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia e componente del Consiglio di amministrazione di Friuladria.

Il commento della presidente

“Dopo il periodo di crisi registrato durante gli anni 2014 e 2015, le condizioni economiche del Nord Est sono migliorate in maniera significativa. Nonostante le difficoltà del sistema bancario di quest’area, nei primi mesi del 2017 l’economia reale conferma un consolidamento della ripresa, tornando ad essere motore trainante del Paese. Per il 2017 le previsioni sono confortanti, con un Pil stimato in aumento del 1,2% rispetto all’anno precedente. Con la sua presenza costante a fianco di famiglie e imprese anche nei momenti più difficili della congiuntura, Crédit Agricole FriulAdria può ritenersi uno dei pilastri di questo sistema”.

Le dichiarazioni del direttore

Un nostro merito di questi anni è quello di aver sempre sostenuto le famiglie e le aziende del nostro territorio portando avanti nel contempo un coraggioso lavoro su noi stessi, sulla nostra struttura e sulla nostra mentalità. Un lavoro di cui oggi si vedono i frutti non solo in termini di risultati ma anche di approccio commerciale. La progressiva integrazione nel gruppo Crédit Agricole e lo sviluppo delle sinergie infragruppo ha reso possibili importanti investimenti in risorse e nuove tecnologie per adeguare il servizio bancario alle esigenze della clientela. Nei prossimi mesi cercheremo di consolidare il nostro posizionamento di banca dei mutui e dell’agroalimentare con una struttura sempre più smart, versatile, incentrata sulla relazione e pronta a cogliere tutte le opportunità del mercato.

Sintesi della relazione trimestrale

La dinamica dei crediti verso clientela nel primo semestre 2017 conferma il costante sostegno della Banca all’economia reale (famiglie e imprese): al 30 giugno 2017 gli impieghi si attestano infatti a 7.162 milioni, evidenziando una crescita del 5,1% rispetto fine dicembre 2016.

Tale evoluzione positiva è trainata dai mutui (in particolare mutui casa alle famiglie), che rappresentano il 68% degli impieghi clientela (quasi 5 miliardi) e registrano un incremento del 4,8% rispetto al 31 dicembre 2016. Oltre 2,2 miliardi (+9,2%) è l’ammontare degli impieghi alle aziende con fatturato superiore ai 5 milioni di euro seguite dal canale Banca d’Impresa.

Rispetto al 30 giugno 2016 sono 2.132 i nuovi contratti di mutuo stipulati con la banca, per un totale di 232 milioni di nuove erogazioni. Di questi, circa due terzi sono stati erogati in Veneto (1.391 mutui per complessivi 158 milioni erogati) e circa un terzo in Friuli Venezia Giulia (741 mutui per complessivi 74 milioni). Le province da cui è pervenuto il maggior numero di richieste sono quella di Venezia (366 mutui per 43 milioni erogati) e quella di Pordenone (290 mutui per 30 milioni erogati).

Molto positiva la performance dei prestiti personali in crescita del 65% anno su anno, con quasi 35 milioni di euro erogati. In questo caso, il Friuli Venezia Giulia ha assorbito 19,6 milioni contro i 15,3 assorbiti dalla regione Veneto. Best performer le province di Udine (9 milioni) e di Venezia (6 milioni).

In forte sviluppo il credito alle aziende, a conferma dei segnali di ripresa economica provenienti dal tessuto produttivo. Rispetto al 30 giugno 2016 le nuove erogazioni della banca a questo segmento di clientela sono incrementate dell’11% per complessivi 324 milioni erogati (di cui 204 milioni alle imprese con fatturato superiore ai 5 milioni e 120 al segmento small business). Significativa, in particolare, l’accelerazione impressa dal Veneto, regione che concorre per il 9% alla formazione del PIL italiano. In questo territorio, CA FriulAdria ha erogato in un anno 200 milioni alle imprese di tutti i settori (+12%). Treviso si conferma la provincia più attrattiva con 65 milioni di finanziamenti erogati dalla banca. In seconda posizione Udine che, con 60 milioni di finanziamenti, ha assorbito oltre la metà delle nuove erogazioni della banca in Friuli Venezia Giulia.

Nel corso del primo semestre, nell’ambito della cosiddetta “finanza d’acquisizione”, la banca è stata partner di alcune primarie aziende del territorio, in particolare in Veneto, accompagnandole in operazioni di fusione e/o acquisizione.

A quasi un miliardo (997 milioni) ammontano gli impieghi di CA FriulAdria al settore agroalimentare (produzione e trasformazione), con un incremento del 10% rispetto al 31 dicembre 2016. Anche in questo caso il Veneto registra una velocità doppia del Friuli Venezia Giulia. Le nuove erogazioni al settore aumentano del 20% anno su anno per complessivi 196 milioni (di cui 119 in Veneto e 77 in Friuli Venezia Giulia). Le province da cui sono pervenute le maggiori richieste di finanziamento sono Treviso (39 milioni) e Padova (34) in Veneto e Udine (39) e Pordenone (35) in Friuli Venezia Giulia.

Le erogazioni totali (privati e imprese) del primo semestre ammontano a 597 milioni e sono in crescita del 6% rispetto ai 563 milioni del 30 giugno 2016.

Qualità del credito

L’evoluzione della qualità del credito evidenzia l’attenzione ed il presidio della Banca su tale profilo, con un ammontare di crediti deteriorati netti in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2016 (-7%, a 457 milioni) con un miglioramento dell’incidenza dei crediti problematici sui crediti netti complessivi, che scende al 6,4% contro il 7,2% della fine dell’anno scorso. L’indice di copertura, rapporto fra le rettifiche di valore cumulate e l’ammontare dei crediti deteriorati lordi, è su livelli di assoluta prudenza (al 44,5% che, per le sofferenze sale a quasi il 60%). La continua discesa del costo del credito rappresenta uno degli elementi principali della positiva performance della Banca nel primo semestre 2017: le rettifiche di valore nette su crediti si attestano infatti a 23,8 milioni, in calo del -14% rispetto al corrispondente periodo del 2016.

Raccolta

Al 30 giugno 2017 Crédit Agricole FriulAdria ha visto crescere in maniera significativa le masse amministrate (+770 milioni rispetto dicembre 2016, +5,5%), a conferma dell’apprezzamento della clientela per i prodotti offerti. La crescita è trainata sia dalla raccolta diretta, che si attesta a 7.457 milioni (+5,7% rispetto al fine anno), sia dalla raccolta indiretta che cresce del 5,3% salendo a 7.295 milioni per effetto del forte sviluppo del risparmio gestito (+301 milioni rispetto a fine 2016, pari a +6%).

Clienti

Nei primi sei mesi dell’anno la banca ha acquisito quasi 11 mila nuovi clienti (+4% anno su anno), con una crescita più marcata in Veneto (6.552 nuovi clienti, +13% a/a).

Progetto Verona

Per effetto del progetto di sviluppo su Verona (dove la banca conta oggi 4 filiali Retail, 1 Mercato d’Impresa, 1 Polo Affari, 2 Consulenti Finanziari per un totale di 7 “strutture” commerciali operative con 28 risorse), la clientela della provincia scaligera è aumentata dell’88% rispetto alla fine dello scorso anno (3.532 clienti).

Mentre si lavora alla realizzazione di un “hub” unico all’interno del quale inserire tutte le strutture commerciali ed all’interno del quale inserire anche alcune figure commerciali delle altre società del Gruppo Crédit Agricole Italia, CA FriulAdria ha anche definito il “nuovo” ruolo e la mission degli Sviluppatori, figure commerciali nate con il Progetto Verona dedicate allo sviluppo ed alla crescita della base clienti. È intenzione della banca arrivare a 6 risorse in tale ruolo entro il 2019.

A ciò si aggiunge il potenziamento della rete dei Consulenti finanziari (saranno 11 entro il 2019).
Sempre a Verona, in fase di rafforzamento il servizio alla clientela di elevato standing con la costituzione di un Mercato Private che a regime, nel 2019, sarà composto da un responsabile e quattro gestori.

Piano industriale al 2019

Oltre al Progetto Verona, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2016-2019 del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, anche nel primo semestre 2017 sono proseguiti gli investimenti a supporto del business, dell’evoluzione digitale e delle persone. La rete fisica ha visto un ampliamento dei servizi alla clientela attraverso i nuovi strumenti digitali (per es. le applicazioni per smartphone), mentre è continuata la trasformazione delle filiali tradizionali in Agenzia per Te, il modello di servizio evoluto che attualmente è stato adottato in circa un terzo delle filiali di CA FriulAdria (30 in FVG e 25 in Veneto).
Costante l’attenzione al personale attraverso iniziative di formazione continua, nuovi ingressi e la realizzazione di iniziative volte al miglioramento del worklife balance come lo smart working.

La rete

Al 30 giugno 2017 la rete fisica di Crédit Agricole FriulAdria è composta da 1 Polo Large Corporate, 5 Mercati Private, 6 Mercati d’Impresa, 12 Poli Affari (small business), 26 consulenti finanziari e 176 filiali Retail (87 in FVG e 89 in Veneto).

 

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