Mostra dell’artista Fabio Di Bella dedicata a vedute di Trieste in chiave onirica

Trieste – Domenica 19 marzo 2017, alle ore 19.00, a Trieste, presso la Trattoria ai Fiori (al n. 7 di piazza Hortis, un locale dove, come piatto tipico, si debbono segnalare gli “scampi in savor”), alla presenza dell’artista messinese, ci sarà il finissage della mostra dell’artista Fabio Di Bella, composta da venti piccole opere su carta dedicate a vedute della città di Trieste letta in chiave onirica.

Si tratta di una serie di paesaggi del sogno e della realtà, dove il segno graffiato che si sovrappone all’immagine finge la patina del tempo, ricordando allo stesso tempo una modalità espressiva caratterizzata dall’immediatezza percettiva e dalla velocità esecutiva, tanto che a proposito di queste opere è lecito parlare di valori difficili da definire, come la “visione” e il “desiderio” che si sovrappongono e si compendiano l’uno con l’altro.

Il motivo del desiderio, che fa nascere la visione (l’opera) e la soggettività di questa (il punto di vista), sono sempre state istanze costanti nelle opere degli artisti di tutto il primo Novecento: l’entusiasmo del desiderio ci regala l’emozione, ed è proprio la forte carica emozionale la caratteristica più tipica di questi suoi ultimi lavori, tanto da poter pensare che possano ritenersi anche godibili a livello visivo, per impatto cromatico o come testimonianza di un viaggio o di un appunto schizzato a memoria.

L’emozione esalta la percezione dell’oggetto raffigurato (fondali architettonici, quinte sceniche), deformandolo e alterandolo: i piani si confondono, il colore deborda ed esplode, pulsa e amplifica a dismisura il suo battito forte di energia, virando anche su tinte acide e talvolta incongrue.

La serata, presentata da Eugenio Vanfiori, è stata realizzata con il sostegno dell’Associazione Juliet. Il rinfresco sarà offerto da Villa Parens di Giovanni Puiatti.

Per ulteriori info: 329 2229124.

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