Nei Suoni dei Luoghi non solo musica, trentatré concerti e altrettanti luoghi del cuore

Fvg – Nei Suoni dei Luoghi dal 13 luglio al 29 dicembre 2017, toccherà tutte e quattro le province del Friuli Venezia Giulia, con la partecipazione di 30 Comuni, dei quali uno in Veneto e due in Slovenia, che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa con capofila il Comune di Udine. Oltre 170 gli artisti provenienti da 12 Paesi che si alterneranno sul palco del Festival, direttore artistico Maestro Enrico Bronzi.

Una kermesse, che quest’anno raggiunge la sua 19esima edizione, di trentatré concerti e altrettanti luoghi del cuore, per conoscere la nostra regione, le aree di confine e il patrimonio inestimabile della musica occidentale.

Nei Suoni dei Luoghi dal 13 luglio al 29 dicembre 2017, toccherà tutte e quattro le province del Friuli Venezia Giulia, con la partecipazione di 30 Comuni, dei quali uno in Veneto e due in Slovenia, che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa con capofila il Comune di Udine. Oltre 170 gli artisti provenienti da 12 Paesi che si alterneranno sul palco del Festival, direttore artistico Maestro Enrico Bronzi.

Giovani talenti internazionali, grande musica, arte e territorio, sere d’estate, chiese, ville, teatri, lezioni concerto e degustazioni: questo in sintesi il Festival Nei Suoni Dei Luoghi un’occasione per condividere esperienze, per conoscere più a fondo la musica, per incontrare i talenti migliori del nordest italiano, dell’Austria e dei Balcani, giovani usciti dalle migliori scuole di alta formazione musicale di quest’area geografica, selezionati con continue audizioni. Una formula sperimentata e intelligente che concilia la cultura con lo svago e che lega molti comuni delle provincie di Udine, Gorizia, Pordenone, Trieste oltre che del Veneto e della Slovenia, attorno ad un progetto coerente in grado di far dialogare la bellezza materiale dei luoghi con la più immateriale delle arti.

Il viaggio quest’anno parte da Aquileia (Piazza Capitolo e in caso di maltempo nella Sala Romana di Piazza Capitolo) giovedì 13 luglio alle ore 21 con il jazz della The Big Tartini Band del Conservatorio di musica “G.Tartini” di Trieste, diretta da Klaus Gesing, suo fondatore. Durante la serata, si potranno ascoltare delle vere e proprie pietre miliari scritte per questo ensemble, considerato uno degli organici classici del jazz

Il giorno dopo, venerdì 14 luglio 2017 alle ore 20.45, ci si sposta a Villesse (GO). Sul palco il Trio composto da Renata Vidović al clarinetto, Srna Majar alla viola e Nataša Savić, al pianoforte, che proporrà musiche di Mozart, Schumann, Bruch, Ostyn. Un’occasione preziosa di ascoltare il suono della più “brunita” e crepuscolare delle formazioni ottocentesche, caratterizzata dal registro medio degli strumenti melodici che restituisce una sorta di colore intimistico al discorso musicale.

«Il valore che la Regione Friuli Venezia Giulia ha riconosciuto al Festival Nei suoni dei luoghi quest’anno – sottolinea Loris Celetto, Direttore generale dell’Associazione Progetto Musica – è particolarmente significativo dal momento che il progetto relativo alla realizzazione del Festival è stato finanziato, nell’ambito del bando per il sostegno delle rassegne musicali di interesse regionale, per i prossimi tre anni, impegnandoci in una programmazione di medio termine a più ampio respiro che confidiamo possa raggiungere risultati significativi già a partire da questa edizione. Grazie a un ulteriore sostegno da parte della nostra Regione quest’anno realizzeremo un’azione mirata di promozione del Festival nella vicina Carinzia che contribuirà ad aumentare ulteriormente il livello di internazionalità della nostra rassegna musicale»

Rinnovata anche la collaborazione con l’Istituto Rittmeyer per i Ciechi di Trieste insieme al quale verrà riproposta l’esperienza a tutto tondo del “Concerto al Buio” che quest’anno si sdoppia con due date in calendario (20 ottobre e 4 dicembre, su prenotazione), realizzate grazie al contributo della Fondazione CRTrieste. Il primo concerto vedrà interagire sul palco un musicista vedente (Enrico Bronzi al violoncello) con uno non vedente (Luigi Mariani al pianoforte). Un’esperienza che ha lo scopo di calare le persone vedenti nell’atmosfera e nell’ambiente in cui vivono quelle che non hanno la possibilità di vedere riaccendersi le luci alla fine dell’esibizione.

Il 2017 porta con sè anche nuove collaborazioni. La prima con il Mittelfest, con l’esibizione del violoncellista Teodor Rusu, domenica 23 luglio alle ore 11.00 al Museo Archeologico Nazionale, in Piazza Duomo a Cividale del Friuli. La seconda con la Società dei Concerti di Trieste che permetterà al miglior ensemble della scorsa edizione di Nei Suoni dei Luoghi, il duo Bertoncelj-Cossi, di esibirsi lunedì 27 novembre alle ore 20.30 al Ridotto del Teatro Verdi di Trieste, la più prestigiosa e longeva realtà regionale di musica da camera.

È lo stesso Enrico Bronzi, al suo terzo anno di direzione artistica di Nei Suoni dei Luoghi, ad addentrarsi nel programma musicale, ricordando che questo festival è prima di tutto la vetrina dei migliori giovani musicisti del vasto territorio che va dal Veneto, all’Austria e fino ai Balcani: «Ai giovani straordinari che animano i conservatori e le accademie musicali si aggiungono alcuni importanti protagonisti della “classica” tra i quali l’Orchestra d’Archi Italiana, il Trio di Parma e Luigi Mariani ».

Il percorso “Cercando Mozart”, un mini circuito di concerti dedicati alla sonata classica e dintorni, caratterizzerà̀ questa diciannovesima edizione del Festival, accompagnato da due lezioni concerto sul tema cui assisteranno anche gli allievi del Liceo musicale “C. Percoto” di Udine, con la partecipazione del musicologo Umberto Berti e del Maestro Enrico Bronzi. Alcuni dei programmi concertistici sono stati pensati proprio con lo scopo di legarsi al soggetto di questa “micro-rassegna” interna al festival. In particolare verranno proposti i modelli della musica italiana, tedesca e francese che hanno dato origine alla sonata della “Wiener Klassik”, unitamente ad alcuni brani mozartiani e ad altri esempi maturi di sonata classica.

Scorrendo il programma, sono molti i concerti che spiccano nella programmazione di questa edizione tra i quali si segnalano il gradito ritorno in regione del Trio di Parma, formazione che non ha bisogno di presentazioni e che si esibirà al Teatro Odeon di Latisana il 2 dicembre con un programma tutto beethoveniano.

Merita una segnalazione anche il concerto di sabato 26 agosto ad Aiello del Friuli con l’esibizione del Big Bassoon Project, un ottetto di fagotti che si è costituito nell’ambito delle Masterclass Musicali Internazionali per strumenti a fiato promosse dalla Scuola di Musica di Latisana.

Sempre due i concerti in Slovenia, venerdì 25 agosto al Castello di Kromberk a Nova Gorica con il talentuoso pianista Matteo Bevilacqua, proveniente dal Conservatorio “J. Tomadini” di Udine, e mercoledì 6 settembre a Vipolže con Bojan Ćumurović, clarinetto e Maja Petijević pianoforte, provenienti dall’Accademia di musica di Cetinje, con un programma di rarità per clarinetto solo e per clarinetto e pianoforte.

Ormai un appuntamento fisso quello con la Sinfonietta Movie Ensemble, che quest’anno si esibirà venerdì 15 settembre a Latisana, nell’ambito del Settembre DOC, con un repertorio che si compone delle più famose colonne sonore del cinema.

Da segnalare anche l’appuntamento di venerdì 17 novembre alle ore 18.00 al Salone del Parlamento del Castello di Udine, dove si esibirà la pianista Mariia Iudenko, vincitrice del Premio Speciale CEI dell’edizione 2016 del Concorso pianistico Piano FVG. Il programma della serata prevede: M. Glinka – The Lark (M. Balakire) P. I. Čajkovskij – Suite da “Lo Schiaccianoci” (M. Pletnev), A. Ginastera – Danze Argentine Op. 2, M. Mussorgsky Quadri di un’esposizione. Un percorso che mette al centro il suono dell’Est Europa. Questo concerto si inserisce in un progetto più ampio, con capofila il CEI, che vede coinvolti diversi partner tra cui il Comune di Udine. L’impegno dei partner che aderiscono a questa iniziativa è quello di individuare standard transnazionali e trasferire competenze tecniche per assicurare l’accessibilità ai musei coinvolti nel progetto.

Il Festival si chiude con Tarvisio, venerdì 29 dicembre. Protagonista della serata che si svolgerà nella Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, Irene Pauletto all’arpa: un viaggio tra molti autori attraverso la lente dell’arpa, strumento a un tempo ancestrale e moderno la cui completezza polifonica ricrea mondi sonori di irresistibile seduzione.

Non solo musica, ma anche iniziative alla scoperta del territorio regionale e dei suoi prodotti tipici. Molti dei concerti infatti saranno accompagnati da iniziative collaterali prima o dopo il concerto come visite guidate o degustazioni di prodotti tipici locali. Gli spettatori così potranno andare alla scoperta della Villa e del Parco de Brandis, del Castello di Gorizia e di Kromberk, della Cappella gentilizia di Villa Brasciani Attems Auersperg, delle meridiane di Aiello, del nuovo allestimento del Museo Archeologico di Udine oppure passeggiare tra le vie del borgo di Campolongo Tapogliano.

Confermato il sostegno al festival della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia come ha sottolineato l’Assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti «Gli oltre 5 mila spettatori dell’ultima edizione sono il segnale che la cultura resta un’esigenza collettiva sentita, in grado di attrarre il pubblico. Nei suoni dei luoghi è un esempio positivo di come attorno a un’iniziativa culturale si riescano ad aggregare oltre alla Regione anche altre numerose realtà pubbliche e private coordinando le esperienze, creando circolarità, scambio e sperimentazione fra tutte le forze vive del nostro territorio».

Numerose le amministrazioni comunali che danno il proprio supporto al Festival, riunite in un protocollo d’intesa con capofila il Comune di Udine. «Aderiamo con pieno entusiasmo al Festival Nei suoni dei luoghi – precisa Federico Pirone, assessore alla Cultura del Comune di Udine e portavoce dei Comuni aderenti al protocollo –, grazie al quale riusciamo a rendere accessibile, a chiunque, la musica di qualità: il festival, inoltre, è un ottimo volano turistico per ogni territorio coinvolto perché ci permette, grazie ad un prezioso lavoro di rete, di valorizzare pienamente le nostre bellezze storico-artistiche».

«Il convinto sostegno da parte delle Bcc del Fvg a Nei suoni dei luoghi – spiega Roberto Tonca vicepresidente regionale della Federazione delle Bcc, sponsor del Festival – ha la sua origine nelle finalità statutarie del Credito Cooperativo. Infatti, uno dei compiti che fin dall’origine della loro storia ultracentenaria si sono date le Bcc, è quello di perseguire il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche delle comunità locali. Il Festival incarna questo spirito coinvolgendo tutto il territorio regionale con i suoi oltre trenta appuntamenti contenuti in un programma di assoluta qualità».

Realizzato sotto la regia dell’Associazione Progetto Musica e grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, delle Banche di Credito Cooperativo del FVG e con il sostegno di molte Amministrazioni comunali della nostra regione, della Fondazione CRTrieste e della Fondazione Friuli.

Oltre alle collaudate collaborazioni con la Fondazione musicale Santa Cecilia di Portogruaro e la Fondazione Bon e con le Accademie dell’Est Europa, il Festival rinnova quest’anno la collaborazione con Piano Fvg – che porterà venerdì 17 novembre a Udine (Salone del Parlamento), Mariia Iudenko, Vincitrice del Premio Speciale CEI dell’edizione 2016 del Concorso pianistico Piano FVG, con il Mozarteum Salzburg, il Liceo Musicale “C. Percoto” di Udine e con l’E.R.T. – Ente Regionale Teatrale del Fvg insieme al quale è stato organizzato il concerto che porterà a Latisana, il 2 dicembre, il Trio di Parma, con un programma tutto beethoveniano.

Tutti i concerti del Festival sono a ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.  Info e calendario completo su: www.neisuonideiluoghi.itfacebook.com/festivalneisuonideiluoghi

 

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