Il Quartetto Nous al teatro Verdi con Beethoven e Šostakovič

Pordenone – Nuovo appuntamento con la musica di qualità al Teatro Verdi di Pordenone: sabato 8 aprile, alle  20.45, salirà sul palco il Quartetto Nous, riconosciuto nel 2015 come “una delle formazioni più promettenti della musica da camera italiana”.

Due violini (Tiziano Baviera, Alberto Franchin) una viola (Sara Dambruoso) e un violoncello (Tommaso Tesini): un quartetto nato nel 2011 tra le aule del Conservatorio della Svizzera italiana, dall’incontro di quattro giovani musicisti che sposano il loro talento per un progetto ambizioso: affrontare con coraggio la loro aspirazione professionale riunendo bravura e determinazione.

Il Quartetto Nous, che riprende nel nome il termine greco significante mente, razionalità, ispirazione e capacità creativa, nel 2015 è stato appunto segnalato come eccellenza della musica perché “nella sua ancor breve carriera ha già dimostrato di saper affrontare la grande letteratura per quartetto in maniera matura, cercando un’interpretazione ragionata e non effimera dei capolavori del repertorio classico-romantico e del Novecento, proseguendo al tempo stesso una ricerca seria e non episodica anche all’interno dei linguaggi della musica d’oggi” . Nello stesso anno si è aggiudicato il Premio Arthur Rubinstein “Una vita per la musica”, istituito dal Teatro La Fenice e  il Premio “Piero Farulli”, assegnato alla migliore formazione cameristica emergente nell’anno in corso, nell’ambito del XXXIV Premio “Franco Abbiati”, il più prestigioso riconoscimento della critica musicale italiana.

Il programma previsto dal Quartetto Nous per questo concerto è un perfetto esempio di equilibrio fra tradizione e modernità. Dalla classicità di Beethoven con l’esecuzione del Quartetto op. 59 n. 2 al Novecento di Dmitrij Šostakovič ed il suo Quartetto n.9 op.117. Di particolar importanza sarà l’esecuzione dell’opera intitolata “ di tumulti e d’ ombre” di Silvia Colasanti , la compositrice italiana di musica classica più affermata a livello internazionale, ormai presente nei programmi musicali di istituzioni quali il Théâtre des Champs-Élysées a Parigi, la Biennale di Venezia e l’Accademia di Santa Cecilia a Roma. L’opera presenta un’intrigante rivisitazione del mito di Faust meno noto, quello di Ferdinando Pessoa.

«Faust – spiega la compositrice – diventa emblema dell’uomo contemporaneo, preda della sua strapotente cerebralità, schiavo della superbia dell’intelligenza, incapace di “sentire” ciò che non riesce a comprendere». I tumulti e le ombre rivelano quindi la perenne lotta fra la razionalità e le infinite sfumature emotive della vita.

Il bar del Teatro sarà aperto dalle 19 per il buffet pre-concerto. Info e biglietti: 0434 247624. www.comunalegiuseppeverdi.it

 

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