Riapertura della Ferrovia Gemona – Sacile: stato del progetto e convegno

Maniago (Pn) – Riapertura della Ferrovia Gemona – Sacile: si è svolto a inizio marzo un incontro tra il Gruppo di Azione Locale Montagna Leader e varie associazioni del territorio, tra cui Legambiente, che ha sollevato alcune importanti osservazioni.

Il GAL Montagna Leader, con sede a Maniago (Pn), è l’ente che ha ricevuto il mandato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per predisporre il Progetto di Territorio inerente alla riapertura della ferrovia, chiusa dal 2012.

La linea Sacile – Gemona negli anni Cinquanta

Durante l’incontro è stato presentato il metodo di lavoro per la predisposizione del progetto e le sue finalità, lasciando poi ampio spazio per l’intervento alle associazioni presenti.

Dalla presentazione è emerso che il GAL è rappresentativo, per suo statuto, solo di alcuni dei Comuni interessati dalla Ferrovia Pedemontana e che quindi presenterà un progetto riguardante solo i comuni che vanno da Caneva a Pinzano; è stata inoltre sottolineata l’importanza del logo “Dolomiti Friulane” per l’intero progetto.

Nel mese di febbraio 2016, nella stazione di Pinzano, era stato siglato un accordo fra tutti i Comuni serviti dalla linea ferroviaria Gemona – Sacile con il quale si è chiesto la riattivazione dell’intera linea accompagnata da un progetto di sviluppo turistico.

Il progetto affidato a Montagna Leader – è stato rilevato da parte di Legambiente – non coinvolgerebbe però tutti i Comuni: tralascerebbe quelli della Provincia di Udine e non considererebbe i due capolinea Sacile e Gemona.

Il 7 marzo 2017 l’Assessore Santoro ha visitato la riserva del lago di Cornino definendola “una delle eccellenze del nostro territorio che svolge un ruolo attrattivo sotto il profilo turistico ma anche educativo”, pochi giorni dopo, il 9 marzo ha partecipato a Berlino ad un altro incontro che trattava il tema del turismo sostenibile nei siti patrimonio dell’Unesco come il parco delle Dolomiti Friulane che è stato inserito in questo prezioso elenco nel 2009.

Tra le associazioni intervenute, in particolare Legambiente chiede che il Progetto di Territorio comprenda tutti i Comuni interessati dalla linea, estendendo il mandato affidato a Montagna Leader col fine di valorizzare tutti gli elementi di interesse turistico, paesaggistico e ambientale presenti da Gemona a Sacile, identificando il progetto con un unico logo in grado di rappresentare unitariamente l’intera ferrovia incorporando per esempio le Dolomiti Friulane ma anche il Grifone di Cornino.

Il requisito di unitarietà – ha osservato Legambiente – è importante per più aspetti: tecnico, perché i capolinea sono collegati ad altre importanti infrastrutture sia ferroviarie che ciclistiche (su Gemona l’FVG1 Alpe Adria e il treno MiCoTra collegano i flussi verso l’Austria, su Sacile i treni conducono verso Venezia); economico: limitando il progetto ai soli Comuni compresi tra Caneva e Pinzano si escludono elementi fondamentali che già singolarmente stanno riscuotendo grande successo come la Riserva di Cornino con 15mila visitatori all’anno e la pista ciclabile FVG1 Alpe Adria.

Di seguito la scheda della ferrovia, tratta dal sito ferrovieabbandonate.it :

Lunghezza: 74,114 km

Apertura: 1914-1930

Chiusura: 2012. La linea è stata sospesa e sostituita con autobus, a causa di uno smottamento verificatosi nei pressi della stazione di Meduno.

Ultimo gestore: Ferrovie dello Stato

Elettrificazione: no (eccetto il tratto Gemona del Friuli – Osoppo elettrificato a 3000 V CC)

Scartamento: Ordinario

Stazioni e fermate: Gemona del Friuli, Osoppo, Majano, Cimano, Cornino, Forgaria-Bagni Anduins, Pinzano, Castelnuovo del Friuli, Travesio, Meduno, Fanna-Cavasso, Maniago, Montereale Valcellina, Marsure, Aviano, Budoia-Polcenigo, Sacile S. Liberale, Sacile

Stato attuale: linea armata e in buono stato di conservazione.

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