Scuola: la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli in visita a Trieste

Trieste – La ministra dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Valeria Fedeli è stata in visita a Trieste per incontrare due importanti realtà formative: le scuole con insegnamento in lingua slovena e l’ITS “Accademia nautica dell’Adriatico”.

In particolare Fedeli ha preso parte al “Jesenski seminar”, l’annuale incontro degli educatori, dei maestri e dei professori degli oltre 70 istituti con lingua d’insegnamento slovena a Trieste, Gorizia e in provincia di Udine.

All’incontro erano presenti la governatrice Debora Serracchiani, diversi esponenti della comunità slovena in Italia, nonché il commissario del Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia – Prefetto di Trieste, Annapaola Porzio, la parlamentare Tamara Blazina, l’assessore regionale all’Istruzione, Loredana Panariti, i consiglieri regionali Stefano Ukmar e Igor Gabrovec, la dirigente titolare dell’Ufficio scolastico regionale, Alida Misso, e la console slovena a Trieste Tanja Mljac.

“Una festa dei diritti tutelati e rispettati” è la definizione data all’evento da Fedeli, che parlando dal palco del Teatro stabile sloveno a una platea di circa 300 docenti, ha sottolineato come l’appuntamento – giunto alla 52esima edizione – sia una solenne dimostrazione “della pace e del multiculturalismo” che arricchiscono la fascia lungo il confine italo-sloveno. Il convegno è allo stesso tempo anche una prova degli ottimi rapporti tra l’Italia e la Slovenia, essendo il frutto di un accordo internazionale che vede la collaborazione tra l’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia e il ministero dell’Istruzione sloveno, rappresentato oggi a Trieste dal segretario di Stato, Tomaz Boh, che ha portato i saluti del ministro Maja Makovec Brencic.

I concetti espressi da Fedeli sono stati ripresi anche da Serracchiani, il cui intervento è stato interrotto da un applauso quando ha ricordato Boris Pahor, lo scrittore sloveno di Trieste che il 26 agosto scorso ha compiuto 104 anni.

“Non è soltanto una persona che vogliamo e dobbiamo ricordare – ha detto la presidente della Regione – ma è un grande maestro che forse più di tutti ha compreso quanto la lingua e la scuola siano importanti per rendere grande una comunità”.

Le parole di Serracchiani erano riferite al romanzo “Qui è proibito parlare”, in cui Pahor descrive la Trieste negli anni del fascismo, quando lo sloveno venne bandito nelle scuole e in tutti i luoghi di aggregazione.

In seguito, come ha ricordato anche Fedeli, le scuole slovene a Trieste e Gorizia risorsero già subito dopo la fine della seconda guerra mondiale diventando uno dei cardini della minoranza linguistica nonché della ricchezza culturale in Friuli Venezia Giulia.

La ministra Fedeli quindi ha visitato l’Accademia nautica dell’Adriatico dove ha incontrato il presidente Stefano Beduschi e il direttore Bruno Zvech.

La presidente Serracchiani, ricordando i significativi investimenti della Regione nella Fondazione Istituto tecnico superiore (Its) “Accademia Nautica dell’Adriatico”, ha sottolineato la positività del momento storico che vede, grazie all’attivazione del Porto Franco, concrete e attuali opportunità di crescita per lo scalo triestino e il comparto portuale regionale.

Oltre alla presidente Serracchiani e ai vertici dell’Accademia, hanno partecipato all’incontro anche il senatore Francesco Russo, l’onorevole Tamara Blazina, il rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia e il presidente della Fondazione internazionale di Trieste Stefano Fantoni.

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