Assemblea Crédit Agricole FriulAdria con focus su agroalimentare e innovazione

Pordenone – Il Consiglio di amministrazione di Crédit Agricole FriulAdria, riunitosi a Pordenone sotto la presidenza di Chiara Mio, ha approvato il progetto di bilancio 2016 che verrà sottoposto all’Assemblea degli azionisti convocata per sabato 22 aprile, alle 9.30, al Teatro Verdi di Pordenone.

In uno scenario caratterizzato da una crescita modesta e da persistenti fattori di incertezza, la Banca ha proseguito il percorso di sviluppo avviato nel 2007 con l’ingresso nel Gruppo Crédit Agricole.
“Anche nel corso del 2016 Crédit Agricole FriulAdria – sottolinea la presidente Chiara Mio – ha continuato a sostenere i programmi delle aziende e i progetti di vita delle famiglie – ha dichiarato la presidente Chiara Mio – Parallelamente, la Banca ha proseguito il percorso di crescita avviato nel 2007 con l’ingresso nel Gruppo Crédit Agricole e oggi a livello locale si presenta come l’Istituto più solido, performante e innovativo. La fiducia del mercato è un riconoscimento di cui andiamo orgogliosi”.

“Mutui, agroalimentare, innovazione di prodotto, crescita in Veneto e consolidamento in Friuli Venezia Giulia”. Queste, a giudizio del direttore generale, Roberto Ghisellini, le linee di sviluppo aziendale perseguite con successo da Crédit Agricole FriulAdria nel 2016. “Tra privati e imprese abbiamo erogato ben oltre il miliardo di euro e conquistato quasi 22 mila nuovi clienti a riprova di come l’appartenenza al Gruppo Crédit Agricole venga percepita come un plus non solo per la Banca ma anche per il territorio in cui la Banca opera”.

In particolare, nel 2016 si è passati all’attuazione del piano strategico “Ambizione Italia 2020” lanciato dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, il cui obiettivo è di continuare a crescere in modo sostenibile attraverso un modello di business multicanale e innovativo, costruito intorno al cliente. In tale ottica, in corso d’anno il marchio della Banca è evoluto in Crédit Agricole FriulAdria per valorizzare il percepito di solidità e affidabilità di un gruppo che oggi è il primo in Europa nei servizi bancari e finanziari al target Retail.
Pur in un contesto macroeconomico ancora fragile l’utile dell’esercizio, pari a 37 milioni, risulta in crescita del +8% rispetto all’anno precedente grazie alla riduzione delle rettifiche nette su crediti cui si sono associate una sostanziale tenuta dei proventi ed un attento controllo dei costi.

Non includendo gli oneri non ricorrenti legati al Fondo di Solidarietà per l’incentivazione all’esodo volontario del personale (6,8 milioni) e il contributo straordinario al Single Resolution Fund (4,5 milioni), il risultato netto del 2016 supera i 44 milioni di euro, con una crescita di oltre il 18% rispetto al 2015. Il ROE è pari a 5,1% e consolida in trend crescente della redditività di FriulAdria.

Alla luce del risultato netto ottenuto, il dividendo che verrà proposto all’assemblea degli azionisti è di 1,355 euro per azione, mentre il rendimento dell’azione si attesta al 3%.

I proventi operativi netti si attestano a 305,7 milioni, in sostanziale tenuta rispetto allo scorso anno. Tale indicatore, che continua a testimoniare la capacità della banca di performare, è frutto dell’attività di gestione, intermediazione e consulenza.

Il risultato della gestione operativa è pari a 110,7 milioni, con gli oneri operativi che si attestano a 195 milioni, in crescita rispetto all’esercizio precedente soprattutto per effetto dell’accordo di incentivazione all’esodo del personale raggiunto nel corso del 2016 a livello di Gruppo con le parti sindacali.

L’accordo, con un costo complessivo per la banca di 6,8 milioni, prevede l’uscita su base volontaria nel corso dell’anno 2017 di 40 dipendenti.

La continua discesa del costo del credito rappresenta uno degli elementi principali della positiva performance della Banca nel 2016: le rettifiche di valore nette su crediti si attestano infatti a 51,7 milioni, in calo del -23,4% rispetto al bilancio precedente, mentre i tassi di copertura dei crediti deteriorati si mantengono su livelli più che adeguati.

Al 31 dicembre 2016 i crediti verso la clientela ammontano a 6.817 milioni di euro, in crescita di oltre il 3% rispetto allo scorso anno soprattutto per effetto dello sviluppo dei mutui casa e dei finanziamenti alle imprese.

Per i privati in particolare,4.812 sono i nuovi contratti di mutuo sottoscritti nel corso dell’anno, con una performance del +13% e 524 milioni erogati sul territorio (+15% sul 2015), di cui 162 milioni in Friuli Venezia Giulia (1.653 mutui) e 363 milioni in Veneto (3.159 mutui) a testimonianza dell’apprezzamento della clientela per i prodotti del Gruppo (come “Mutuo Adesso” o ”Gran Mutuo 2016”). Altri 50 milioni sono stati erogati sotto forma di credito al consumo (+46% verso il 2015).

A testimonianza della fiducia della clientela nell’istituto, nell’ultimo anno CA FriulAdria ha visto crescere significativamente le masse amministrate rispetto al 2015 (+11%), sia nella componente di raccolta diretta (attestatasi a 7.055 milioni, +14%) sia nella componente di raccolta indiretta (6.926 milioni, +9%)
21.800 mila i nuovi clienti acquisiti nel 2016 dalla banca.
La raccolta indiretta (che supera i 6,9 miliardi) risulta in marcato incremento anno su anno (+543 milioni di euro), trainata dai prodotti di risparmio gestito. Quest’ultimo raggiunge i 2.460 milioni (+15%) grazie allo sviluppo dei Fondi e delle Gestioni Patrimoniali, nonché dei prodotti assicurativi (+9%).

Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile d’esercizio dell’anno, si attesta 713 milioni. Il CET 1 (Common equity tier 1) Ratio risulta pari a 12,3%, valore in crescita rispetto all’11,9% del 2015 che riafferma la solidità patrimoniale dell’Istituto.

Le unità organizzative della rete distributiva al 31 dicembre 2016 sono complessivamente 205, di cui 182 filiali Retail, 6 Poli Affari, 8 Mercati Private, 8 Mercati d’Impresa. L’organico aziendale risulta composto da 1.477 dipendenti.

ll 2016 ha visto Crédit Agricole FriulAdria fortemente impegnata nell’ampliamento della propria offerta multicanale, nello sviluppo dei servizi a distanza e nella promozione e incentivazione dell’utilizzo dei canali diretti, in coerenza con il Piano a medio termine “Ambizione Italia 2020”.

Le iniziative attuate in tale ambito hanno contribuito nel corso dell’anno al raggiungimento dei seguenti risultati:
• aperti quasi 2 mila nuovi Conti Adesso full online
• 124 mila clienti Privati e 30 mila clienti Affari hanno iniziato a operare online attraverso le rispettive piattaforme
• più dell’80% delle operazioni della clientela eseguite tramite i Canali Diretti (Nowbanking, App Nowbanking, Nowpay; area self con ATM e Totem in Filiale).

L’attenta valutazione della rischiosità nella concessione del credito non ha pregiudicato la storica vicinanza al mondo delle imprese, soprattutto quelle medio-piccole, a sostegno degli investimenti produttivi e delle esigenze di cassa. 588 milioni di finanziamenti (+38%) sono stati concessi a questo segmento di clientela.

Significativo lo sviluppo nel settore agroalimentare, uno dei più resistenti alla recessione, dove nel 2016 sono stati acquisiti 676 nuovi clienti e sono stati erogati finanziamenti per 211 milioni (a cui si aggiungono 125 milioni di cambiali agrarie). Complessivamente gli impieghi della banca nel settore agroalimentare sono cresciuti dell’8% rispetto al 2015 e ammontano a 907milioni, di cui 293 milioni in Friuli Venezia Giulia (+7%) e 614 milioni in Veneto (+9%). I clienti di questo comparto sono in totale 6.836.

FriulAdria, in linea con la propria vocazione di banca di prossimità, nel corso del 2016 non ha fatto mancare il tradizionale sostegno ad alcune importanti iniziative sociali e culturali organizzate sul territorio, come Pordenonelegge, èStoria, il Premio Luchetta, Le Giornate del Cinema Muto e il Festival Biblico di Vicenza. Sono inoltre proseguite la partnership con Benetton Rugby di Treviso e le collaborazioni con i Comitati Paralimpici del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Tra sponsorizzazioni e liberalità, la banca ha deliberato interventi per circa un milione di euro nel corso dell’anno.

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