Un altro incidente alla Fincantieri di Monfalcone: giovane operaio schiacciato da un carrello
Monfalcone (Go) – Un grave infortunio sul lavoro si è verificato nella mattinata di lunedì 8 settembre nei cantieri navali Fincantieri di Monfalcone. Un giovane operaio è rimasto schiacciato da un carrello che ha colpito un arto inferiore, provocandogli una frattura esposta alla tibia.
L’operaio, sempre rimasto cosciente, è stato stabilizzato sul posto e trasferito con l’elicottero, in codice rosso, all’ospedale triestino di Cattinara, dove è stato operato d’urgenza. Al momento non è in pericolo di vita e sembra scongiurata la necessità di amputazione.
L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei cantieri navali di Monfalcone, con critiche alla gestione della sicurezza e richieste di maggiori controlli e prevenzione da parte delle istituzioni e dei sindacati.
L’europarlamentare Anna Cisint ha sottolineato come da anni si chiedano cambiamenti nel modello produttivo per tutelare i lavoratori, evidenziando la necessità di conciliare sviluppo economico e sicurezza:
“Seguo con apprensione gli aggiornamenti sulle condizioni di salute del lavoratore coinvolto nell’ennesimo incidente sul lavoro nello stabilimento di Fincantieri, augurandomi che possa presto rimettersi – si legge nella nota di Cisint – . Si tratta di un grave episodio, avvenuto a poche settimane dall’ultimo, che solleva fortissime preoccupazioni sulle garanzie per assicurare la tutela dei lavoratori. Sono anni che chiediamo all’azienda un modello produttivo diverso, più rispettoso della sua dimensione, della sua storia, della nostra storia. Da troppo tempo siamo di fronte a un sistema che mina il principio del ‘valore del lavoro’ e ignora le complessità sociali territoriali derivanti dalle politiche di una società quotata in borsa, con rilevanti partecipazioni pubbliche, ma che continua a dimostrare scarsa capacità di comprendere che questo modello non è sostenibile. Le scelte industriali fondate sul subappalto a cascata, sulla riduzione dei costi al ribasso e sull’utilizzo di manodopera povera comprimono le garanzie dei lavoratori anche in termini di prevenzione, salute e sicurezza. Serve un cambio radicale: per difendere i lavoro, il territorio e il futuro stesso dell’azienda”.
Il sindaco di Monfalcone Luca Fasan ha espresso vicinanza al lavoratore e ribadito l’importanza di rafforzare le misure di prevenzione negli ambienti di lavoro: “Desidero esprimere la mia vicinanza al lavoratore coinvolto e ai suoi familiari, augurandogli una pronta guarigione – afferma il sindaco -. La sicurezza sul lavoro deve essere sempre una priorità assoluta: ogni infortunio ci ricorda quanto sia fondamentale continuare a investire in prevenzione e tutela dei lavoratori, affinché nessuno debba rischiare la propria vita e la propria salute mentre svolge la propria professione.
La vicesegretaria regionale del Pd e consigliera comunale a Monfalcone Lucia Giurissa esprime la solidarietà del partito all’operaio: “È troppo, gli incidenti al cantiere di Monfalcone si susseguono e non si attuano a sufficienza le misure che potrebbero prevenire – scrive Giurissa -. Siamo vicini al lavoratore colpito, ai familiari e ai colleghi, ci attiviamo ancora per provare a evitare altre vittime. Chiedo la convocazione urgente della IV commissione consiliare, con il Direttore della Sores Giulio Trillò e del DG di Arcs Joseph Polimeni. Ribadiamo la necessaria operatività del tavolo permanente sulla sicurezza sul lavoro previsto da tempo e un report sull’efficacia del protocollo di collaborazione fra la Sores e Fincantieri. È arrivato il momento di capire e rendere conto di lacune o altri impedimenti”.