“Confini da Gauguin a Hopper”: la mostra a Villa Manin conquista pubblico e istituzioni

Codroipo (Ud) – La mostra “Confini da Gauguin a Hopper”, allestita nell’Esedra di levante di Villa Manin a Passariano di Codroipo, continua a raccogliere un consenso straordinario. In visita in Friuli Venezia Giulia, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha espresso parole di grande apprezzamento per l’allestimento curato da Marco Goldin, definendolo “ricchissimo, originale e di qualità eccezionale”. Una valutazione talmente positiva da spingerlo a sottolineare come avrebbe voluto realizzare un progetto simile quando era presidente del Maxxi di Roma.

Giuli, accompagnato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e dal vicegovernatore regionale Mario Anzil, ha parlato di una mostra “da vedere assolutamente”, lodando la selezione delle opere e l’impianto curatoriale capace di offrire al pubblico una vasta carrellata di capolavori accomunati da un tema dalle mille sfaccettature.

L’interesse del pubblico è confermato dai dati di affluenza: circa 20mila visitatori nei primi 30 giorni di apertura. In alcuni giorni si sono registrate oltre duemila presenze, tanto da richiedere un’estensione dell’orario di apertura per consentire a tutti di accedere agli spazi della mostra.

La provenienza dei visitatori sottolinea il carattere internazionale dell’evento: oltre il 40% ha prenotato da 62 province italiane e da diversi Paesi esteri, soprattutto Slovenia, Croazia, Austria e Germania. Tra gli indicatori di gradimento spiccano anche le vendite del catalogo (uno ogni sette visitatori) e l’alto numero di audioguide noleggiate.

Goldin, curatore della mostra e autore del percorso narrato nell’audioguida, ha evidenziato come il pubblico abbia riconosciuto l’impegno dietro un progetto durato anni, capace di riunire 130 capolavori dell’Ottocento e del Novecento provenienti da prestigiosi musei europei e americani.

Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha sottolineato come il successo dell’esposizione confermi il ruolo centrale della cultura per il territorio. Il tema del confine, ricorrente nella storia regionale, si traduce in questa occasione in un “dialogo artistico di respiro internazionale” che contribuisce a rafforzare la posizione del Friuli Venezia Giulia come polo d’arte europeo.

Sulla stessa linea il vicegovernatore Mario Anzil, che ha definito la rassegna “la più complessa e impegnativa mai organizzata in Friuli Venezia Giulia”, rimarcando come l’affluenza confermi l’interesse nazionale e internazionale per una mostra che affronta il concetto di confine nelle sue molteplici dimensioni: geografiche, culturali, storiche e interiori.

La direttrice generale di Erpac FVG, Lydia Alessia-Vernì, ha espresso soddisfazione per una risposta di pubblico che, secondo lei, testimonia non solo il valore dell’iniziativa, ma anche la potenza evocativa del tema del confine interpretato dagli artisti in mostra. L’esposizione, inserita nel progetto “GO!2025&Friends”, rappresenta per l’ente un risultato importante anche sul piano organizzativo e delle collaborazioni internazionali.

La mostra “Confini. Da Gauguin a Hopper. Canto con variazioni”, visitata anche oggi dai ministri Giuli e Ciriani, continua dunque a confermarsi come uno degli appuntamenti culturali più significativi dell’anno in Friuli Venezia Giulia, capace di portare migliaia di persone a Villa Manin e di rafforzare l’immagine culturale della regione a livello europeo.

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