Giornata internazionale per l’Eliminazione della violenza contro le donne. L’impegno del Friuli Venezia Giulia
FVG – La Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne si celebra ogni anno il 25 novembre. È stata istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 54/134, per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere azioni concrete contro la violenza di genere, considerata una grave violazione dei diritti umani a livello globale. La data è stata scelta in memoria delle sorelle Mirabal, tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana assassinate brutalmente nel 1960 per aver contrastato il regime dittatoriale di Rafael Trujillo; il loro sacrificio è diventato simbolo della lotta contro ogni forma di violenza sulle donne.
La giornata è importante perché richiama l’attenzione sulla diffusione della violenza fisica, psicologica e sociale contro le donne, un problema che riguarda tutta la società e non solo le singole vittime.
Serve a promuovere campagne educative, interventi legislativi e il supporto alle donne vittime, con l’obiettivo di costruire una società più giusta, sicura e rispettosa della dignità di tutte le persone. La giornata invita a riflettere, sensibilizzare e agire per superare stereotipi e discriminazioni, coinvolgendo tutta la comunità per un impegno collettivo nella prevenzione e nella lotta contro la violenza sulle donne.
La Giornata in Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia la giornata stimola una riflessione diffusa, sostenuta dalle istituzioni, dalle forze dell’ordine e da un ampio fronte associativo. L’obiettivo comune punta alla prevenzione, al sostegno delle vittime e a un cambiamento culturale che renda superflue le narrazioni retoriche e favorisca un approccio concreto, capace di incidere sulla vita delle persone. Numerose le iniziative e diffuse su tutto il territorio. Tra gli altri eventi, segnaliamo che martedì 25 novembre, alle 11:00, nel Parco di S. Giovanni (ex Ospedale psichiatrico) di Trieste, davanti al padiglione M in via de’ Pastrovich n. 1, verrà posta una targa sulla panchina rossa. L’evento rappresenta una piccola azione concreta contro la violenza di genere ed è organizzato all’interno del Progetto di Genere del DAI –DSM di ASUGI “Una casa tutta per noi” in collaborazione con l’associazione “Luna e l’Altra“.
L’impegno della Polizia di Stato
Tra le iniziative più strutturate spicca l’impegno della Polizia di Stato con la campagna “…questo NON è AMORE”, che prosegue anche nel 2025. Il progetto porta operatori specializzati nelle piazze, nei centri commerciali e negli spazi pubblici. L’ascolto diretto aiuta molte donne a riconoscere situazioni di rischio e a superare il timore della denuncia. Durante gli incontri viene distribuito un opuscolo che raccoglie indicazioni pratiche, riferimenti ai centri antiviolenza, strumenti normativi e testimonianze.
Messaggi istituzionali e sensibilizzazione
Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ricorda che ogni caso rappresenta una ferita collettiva e richiede una risposta responsabile; la testimonial Michelle Hunziker sottolinea l’importanza dell’indipendenza economica e di un’educazione capace di contrastare comportamenti violenti. Il progetto include anche il Protocollo Zeus, rivolto agli autori delle condotte violente attraverso percorsi psicologici che mirano alla consapevolezza del danno provocato. Numerosi protocolli territoriali rafforzano la collaborazione tra forze dell’ordine, centri antiviolenza, enti e associazioni.
Le voci del Consiglio regionale
Il gruppo consiliare Fedriga presidente richiama l’importanza di superare stereotipi radicati e rafforzare il ruolo della famiglia e della scuola come luoghi fondamentali per educare al rispetto. La consigliera Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) pone l’accento sulla necessità di risorse stabili per i centri antiviolenza e le case rifugio e parla di un fenomeno strutturale che richiede continuità e coraggio politico. Il consigliere Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) sottolinea il valore del principio del consenso libero, previsto da una normativa in corso di approvazione, e chiede strategie capillari di sensibilizzazione.
Parità e diritti: il punto del Partito Democratico
Il Partito Democratico collega il contrasto alla violenza alla necessità di avanzamenti concreti nel campo della parità. Caterina Conti e Valentina Francescon indicano il divario retributivo come una delle barriere più evidenti: una differenza annua di oltre 9.000 euro che limita la stabilità e la libertà delle donne. Per il PD occorre rendere più incisive le politiche per la rappresentanza e l’accesso equo alle opportunità economiche e sociali.
Un impegno che attraversa l’intera comunità
Il 25 novembre in Friuli Venezia Giulia non si limita a una commemorazione formale. Le molte voci che la animano mostrano un impegno diffuso, costruito su prevenzione, sostegno e responsabilità istituzionale. La speranza condivisa indica un futuro in cui ogni donna possa muoversi senza timori, con pari diritti e reali possibilità di autodeterminazione.
Il numero 1522 per le richieste di aiuto
L’1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 h su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking (il numero è gratuito anche dai cellulari); anche una telefonata può cambiare la vita. Ogni persona può fare la differenza per poter incidere fattivamente per eliminare l’inaccettabile e drammatica situazione della violenza sulle donne.

