La Regione rafforza il sostegno alle farmacie rurali con un milione di euro annuo e nuove misure
Trieste – La Regione Friuli Venezia Giulia ha presentato un pacchetto di interventi mirati a rafforzare la rete delle farmacie rurali e di quelle a basso fatturato, realtà che rappresentano quasi la metà dei 401 presidi farmaceutici attivi sul territorio. Si tratta di 183 farmacie rurali e 17 a basso fatturato, sedici delle quali rurali e una urbana, distribuite soprattutto nelle comunità più piccole.
Illustrando le nuove misure, l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha definito il provvedimento “un investimento nella stabilità di un presidio essenziale della sanità territoriale”. Ha aggiunto che “sostenere le farmacie rurali e a basso fatturato significa dare stabilità a un presidio essenziale della sanità territoriale. Le nuove misure riconoscono il loro ruolo sociale e professionale e rafforzano la capacità di risposta nelle comunità del Friuli Venezia Giulia”.
Il cuore del provvedimento è l’integrazione dell’indennità di residenza, che passa da 300.000 a circa 800.000 euro all’anno, ampliando così un sostegno economico attivo dal 2000. A questa misura si affianca l’introduzione sperimentale del Fondo di solidarietà, con una dotazione di 100.000 euro annui destinati a garantire continuità e prossimità del servizio soprattutto nelle realtà più periferiche.
Secondo Riccardi, la rete delle farmacie costituisce un presidio strategico nelle aree interne e montane, grazie ai loro oltre quattrocento punti di contatto quotidiano con i cittadini. Ha definito le farmacie “relazione, ascolto, rassicurazione: un patrimonio territoriale che va riconosciuto e sostenuto”.
Nel suo intervento, l’assessore ha ricordato che il rafforzamento della sanità territoriale non passa solo per le nuove Case della comunità, ma anche per il ruolo quotidiano svolto dalle farmacie. Ha sottolineato come la “farmacia dei servizi” rappresenti un presidio di sorveglianza e tutela, richiamando il contributo fondamentale durante l’emergenza Covid e la necessità di una evoluzione culturale dell’intero sistema.
In questa prospettiva si inseriscono le nuove attività avviate proprio in queste settimane, come il monitoraggio dell’aderenza terapeutica dei pazienti diabetici e gli screening per il diabete non diagnosticato.
Riccardi ha poi ringraziato il comparto per la capacità di coniugare servizio pubblico e gestione d’impresa, un equilibrio che – ha spiegato – richiede responsabilità, organizzazione e sostenibilità. “Il vostro lavoro tiene insieme servizio pubblico e gestione d’impresa. È un modello che responsabilizza, che richiede capacità di garantire apertura, sostenibilità e qualità”, ha affermato.
Le misure illustrate saranno inserite nella legge di stabilità, attesa in Aula la prossima settimana, per diventare operative già nel 2025.

