Svelata l’immagine della 37^edizione del Trieste Film Festival: un omaggio al fotografo triestino Ugo Borsatti

Trieste – Una donna e un uomo avanzano nel vento, trattenendo il cappello e le giacche, nella Trieste degli anni ‘50.

Gli scatti sono del grande fotografo triestino Ugo Borsatti, recentemente scomparso, e catturano una protagonista della vita triestina, di allora e di oggi, la bora. Il forte vento che soffia da nord-est, nelle fotografie come nella realtà, ed è capace di guidare gesti, ritmi, corpi rendendo tersa l’aria indicando con chiarezza dove volgere lo sguardo.

E saranno, proprio queste, le immagini simbolo della locandina ufficiale del 37. Trieste Film Festival, il primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro orientale. La rassegna si svolgerà, infatti, a Trieste dal 16 al 24 gennaio con film, documentari, corti, masterclass e incontri con i protagonisti, dai grandi maestri agli esordienti, registi e attori, e con le loro storie, capaci di creare ponti tra Est e Ovest.

Con il suo bianco e nero netto e la composizione dinamica, gli scatti trasformano momenti ordinari in poesia visiva, rendendo omaggio a un’identità cittadina profonda e inconfondibile.

Le foto scelte sono prese dall’Archivio Foto Omnia di Ugo Borsatti in deposito presso la Fototeca dei Civici Musei di Storia e Arte del Comune di Trieste e di Proprietà della Fondazione CRTrieste. La raccolta comprende immagini scattate dal fotografo triestino, ritratte in un arco cronologico che dai primi anni Cinquanta conduce ai primi anni Novanta del secolo scorso, uno straordinario racconto visivo di Trieste, dal dopoguerra, quando la città non era giuridicamente italiana, sino ai tempi più recenti.

Ugo Borsatti ha conservato fino all’ultimo uno sguardo attento su Trieste e l’Italia, sempre in relazione con i fenomeni sociali che hanno attraversato l’ultimo secolo e chi meglio di lui, poteva rappresentare con le sue immagini  il volto di questa nuova edizione del Trieste Film Festival che volge lo sguardo e crea ponti tra Est e Ovest.

Tra i focus presenti in programma al festival, ci sarà anche “Wild Roses”, la sezione dedicata alle registe europee, che quest’anno celebra le voci femminili del cinema sloveno: curata da Nerina T. Kocjančič, responsabile della Promozione e della Distribuzione del Centro di Cinema Sloveno di Lubiana, questa categoria segue lo scopo di promuovere le nuove prospettive femminili. Saranno le registe slovene al centro dell’attenzione, con 13 lungometraggi, tra documentari e film di finzione, e 10 cortometraggi, opere firmate da altrettante autrici.

 

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