Ex Flextronics di Trieste, la svolta: cessione a Star Tech Industries e investimenti per oltre 70 milioni
Trieste – Si avvia a conclusione la lunga vertenza dello stabilimento ex Flextronics di Trieste. Mercoledì 10 settembre, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stato annunciato l’accordo per la cessione del sito produttivo di Adriatronics da parte di Fair Cap a Star Tech Industries srl, realtà partecipata da due soggetti di rilievo internazionale: Star Tech Ventures, filiale italiana del fondo di venture capital Mountain X attivo nei settori aerospaziale e difesa, e Segner Limited, partner strategico titolare della proprietà intellettuale di Newphotonics, specializzata nello sviluppo di semiconduttori fotonici per i data center.
L’intesa prevede il pieno mantenimento dei 333 posti di lavoro attuali, con prospettive di crescita dell’organico fino a 420 unità. Sono previsti inoltre oltre 70 milioni di euro di investimenti per sviluppare attività legate al manufacturing di chip, consolidando il ruolo del Friuli Venezia Giulia in una filiera industriale considerata tra le più innovative e strategiche a livello internazionale.
Gli assessori regionali Alessia Rosolen e Sergio Emidio Bini, presenti al tavolo romano, hanno parlato di una soluzione “coerente con la linea condivisa fin dall’inizio della vertenza”, sottolineando come l’obiettivo fosse quello di garantire continuità industriale e occupazionale, salvaguardando le professionalità interne. Rosolen e Bini hanno inoltre ringraziato il Mimit per il costante presidio politico e tecnico che ha favorito il buon esito del percorso, nato dopo il disimpegno improvviso di Flextronics dal sito giuliano.
Soddisfazione anche da parte di Confindustria Alto Adriatico, che ha seguito da vicino la vicenda. Il presidente Michelangelo Agrusti ha rimarcato come “la collaborazione tra istituzioni, parti sociali e imprese abbia consentito di fornire una risposta efficace a una crisi complessa”, evidenziando la capacità attrattiva del territorio e la vocazione di Trieste a rafforzare il proprio ruolo nella manifattura elettronica avanzata.
Il direttore generale di CAA, Massimiliano Ciarrocchi, ha sottolineato che la scelta degli investitori è stata favorita non solo dal supporto istituzionale, ma anche dalla presenza di centri di ricerca di livello internazionale come la Sissa e l’Area Science Park, elementi che rendono competitivo il tessuto locale per sviluppare attività ad alto contenuto tecnologico.