Maltempo in Friuli: frane, allagamenti ed evacuazioni tra Gorizia e Udine, si cercano due dispersi
L’ondata di maltempo prevista dalla Protezione Civile con le allerte 24 (gialla) e 25 (arancione), tuttora in corso, si è abbattuta tra domenica 16 e lunedì 17 sulla parte centro-orientale del Friuli Venezia Giulia e sull’Isontino, causando danni ingenti. Piogge di intensità eccezionale hanno messo in difficoltà diversi comuni tra le province di Gorizia e Udine, dove intere zone risultano sommerse dall’acqua.
Le situazioni più critiche si registrano tra Palmanova e il Goriziano, con particolare gravità a Cormons e lungo la fascia collinare tra Dolegnano e Prepotto, dove sono caduti quasi 200 millimetri di pioggia in poche ore. A Cormons si sono rilevati 152 millimetri di precipitazioni in appena sei ore, un dato che restituisce la portata del fenomeno.
Proprio nel territorio goriziano si concentra l’emergenza più grave. Una frana si è staccata nella notte dalla collina retrostante la chiesa di Brazzano (Go), travolgendo una vecchia abitazione di tre piani e la casa adiacente. Il fango ha investito le due costruzioni seppellendo completamente l’area. Un anziano è stato estratto vivo dai vigili del fuoco, grazie all’intervento congiunto dei volontari della Protezione civile e del personale sanitario arrivato con ambulanze, automedica ed elisoccorso. È stato trasferito all’ospedale di Udine con una frattura a una gamba.
Sono invece ancora dispersi un uomo di 35 anni, residente nella casa inghiottita dalla frana, e un’anziana che, secondo le prime ricostruzioni, il 35enne avrebbe tentato di mettere in salvo. Sul posto stanno operando unità cinofile e mezzi speciali dei vigili del fuoco, impegnati senza sosta in un’area ridotta a un cumulo di fango e detriti.
La pioggia battente ha provocato esondazioni diffuse. Il fiume Judrio ha rotto gli argini allagando numerose abitazioni, mentre il Torre è tracimato nella zona di Versa, frazione di Romans d’Isonzo, dove circa 300 residenti sono stati evacuati. L’acqua ha invaso strade, cortili e scantinati, bloccando persone nelle case o all’interno dei veicoli. Numerosi alberi sono caduti e la viabilità risulta compromessa in vari tratti tra Palmanova, Manzano, San Vito al Torre, Cervignano, Trivignano Udinese e Corno di Rosazzo.
Nel corso della notte i vigili del fuoco hanno ricevuto oltre 200 richieste di intervento. Le squadre stanno operando con natanti per raggiungere le abitazioni isolate dall’acqua e con l’elicottero del reparto volo di Venezia per le evacuazioni più complesse, soprattutto nell’area di Versa. Alla gestione dell’emergenza partecipano forze dell’ordine, gruppi comunali di Protezione Civile e molti volontari impegnati nel monitoraggio e nello sgombero.
Dalla sala operativa di Palmanova, l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi ha comunicato il prolungamento dell’allerta e la dichiarazione dello stato di emergenza regionale, con la richiesta di mobilitazione nazionale a supporto delle aree colpite. «La priorità ora sono le persone – ha spiegato – in particolare i due dispersi a Brazzano e i trecento residenti di Versa, per i quali stiamo allestendo spazi di accoglienza con brandine e pasti caldi». Riccardi ha sottolineato come lo scirocco abbia rallentato la perturbazione, amplificandone gli effetti.
Il governatore Massimiliano Fedriga ha assicurato il massimo sostegno alla popolazione colpita e ha annunciato che la Giunta interverrà anche sul piano finanziario per far fronte alle prime necessità. «La situazione a Cormons è la più critica – ha dichiarato – e rimane l’angoscia per le due persone che ancora non sono state recuperate».
Le previsioni per le prossime ore indicano rovesci e temporali sparsi, ma con intensità inferiore rispetto alla notte scorsa. La cessazione delle piogge attesa per domani dovrebbe favorire sia le ricerche sia il ripristino delle aree alluvionate. Per il momento, però, il quadro resta delicato e la macchina dei soccorsi continua a lavorare senza sosta.

