Quattro interventi in poche ore per il Soccorso Alpino FVG. Ritrovata donna dispersa
FVG – Giornate dense di operazioni in montagna per il Soccorso Alpino del Friuli Venezia Giulia, che tra mercoledì 2 e giovedì 3 luglio è stato impegnato in quattro distinti interventi, in collaborazione con la Guardia di Finanza e l’elisoccorso regionale, su attivazione della Sores. I soccorritori sono intervenuti in aree impervie nei territori di Tarvisio, Gemona del Friuli, Chiusaforte e Meduno, per prestare aiuto a escursionisti in difficoltà e a piloti di parapendio infortunati.
Tra le 13 e le 14, in alta quota sopra Tarvisio, un uomo del 1947, friulano, è stato colto da un malore lungo il sentiero CAI 639, poco sopra il rifugio Fratelli Grego, a circa 1500 metri di quota. Partito da Sella di Sompdogna, l’escursionista aveva raggiunto la zona dopo aver percorso il sentiero 611. È stata l’équipe dell’elisoccorso a raggiungerlo e a stabilizzarlo con il supporto del tecnico di elisoccorso, prima di trasportarlo all’ospedale di Udine per accertamenti.
Nel primo pomeriggio, intorno alle 15.30, i soccorsi sono stati allertati anche a Gemona del Friuli per un parapendista finlandese, sulla quarantina, rimasto sospeso a quattro metri di altezza dopo essere finito su un albero a seguito dell’apertura della vela d’emergenza, subito dopo il decollo dal Monte Cuarnan durante una competizione. L’uomo è stato raggiunto e recuperato illeso grazie all’intervento coordinato tra elisoccorso, Soccorso Alpino di Udine e Guardia di Finanza.
Si è concluso poi intorno alle 18 l’intervento della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino, attivata nel pomeriggio assieme alla Guardia di Finanza per soccorrere una donna della zona che si era momentaneamente smarrita durante un’escursione lungo il sentiero CAI 659, tra Sella Nevea e Casera Goriuda.
L’escursionista, che non presentava alcun problema sanitario, aveva contattato i soccorsi segnalando di aver perso l’orientamento. Poco dopo, è riuscita a ritrovare il tracciato e ha avvisato di essere di nuovo sul percorso, ma nel frattempo i soccorritori l’avevano quasi raggiunta. I tecnici del Soccorso Alpino l’hanno quindi accompagnata a valle in sicurezza. L’intervento si è concluso senza difficoltà.
Ieri invece, tra le 14.30 e le 17, un parapendista austriaco era precipitato nei boschi della zona del Monte Valinis, nel comune di Meduno, dopo un volo interrotto improvvisamente a circa 200 metri di altezza. I suoi compagni, che avevano assistito alla caduta, hanno fornito le prime coordinate, rivelatesi inizialmente approssimative. Dopo una lunga perlustrazione aerea senza esito, l’elisoccorso ha dovuto fare rientro al campo base. Solo con l’invio di una posizione più precisa, le squadre di terra della stazione di Maniago hanno potuto raggiungere l’uomo, camminando per circa duecento metri tra i boschi. L’intervento si è concluso con l’arrivo dell’equipe medica dell’elisoccorso, che ha prestato le cure necessarie per un trauma cranico-facciale, prima del trasporto in ospedale a Udine.
Con le alte temperature di questi giorni, la montagna presenta rischi spesso sottovalutati. È importante affrontare le escursioni nelle ore più fresche, scegliere percorsi adeguati al proprio stato di salute e idratarsi regolarmente, proteggendosi dal sole con abiti tecnici, cappello e crema solare. Anche per chi vola in parapendio, il caldo può essere un fattore critico: le forti termiche estive possono rendere instabile la vela, causando perdite di controllo e atterraggi imprevisti. Inoltre, la disidratazione e l’esposizione prolungata al sole possono ridurre la lucidità e la reattività, elementi essenziali per la sicurezza in volo. Restare vigili, pianificare con attenzione e valutare le condizioni meteo resta essenziale per affrontare la montagna con prudenza.