Tutela dei coordinatori della Protezione Civile, approvato emendamento che chiarisce le responsabilità

Roma – Un importante passo avanti per la tutela dei coordinatori comunali della Protezione Civile è stato compiuto il 30 luglio, con l’approvazione in Commissione Bilancio del Senato di un emendamento proposto dal senatore Marco Dreosto, segretario FVG della Lega. Il testo mira a chiarire in modo definitivo la posizione di queste figure rispetto alle disposizioni previste dal decreto legislativo 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’emendamento specifica che i coordinatori comunali delle attività di volontariato – inclusi quelli della Croce Rossa – non possono essere assimilati ai datori di lavoro o ai dirigenti per quanto riguarda le responsabilità in materia di sicurezza. Una precisazione attesa da tempo, che risponde alle preoccupazioni sollevate dagli stessi volontari, preoccupati del rischio di dover rispondere penalmente per attività svolte in forma gratuita al servizio della comunità.

Il provvedimento giunge a seguito del caso giudiziario di Preone (Udine), dove il sindaco e il coordinatore della Protezione Civile erano stati rinviati a giudizio per omicidio colposo dopo la morte di un volontario avvenuta il 29 luglio 2023 durante un’attività di monitoraggio del territorio. L’episodio aveva sollevato timori diffusi tra i volontari e portato anche alla sospensione delle attività in diversi Comuni del Friuli Venezia Giulia.

«Questa vittoria è frutto della determinazione del movimento della Protezione Civile», ha dichiarato Dreosto in una nota. «Ringrazio i colleghi senatori che hanno compreso l’urgenza del provvedimento. È un segnale di attenzione concreta verso chi si impegna per il bene della collettività».

Sullo stesso tema è intervenuta anche la deputata del Partito Democratico Debora Serracchiani, che ha ricordato come alla Camera sia stato già depositato un suo emendamento alla legge delega sulla riforma del Codice della Protezione Civile. «Dopo due anni di interrogazioni, emendamenti e l’ultimo mio ordine del giorno finalmente accolto dal Governo, abbiamo la possibilità di incardinare in un sistema normativo complessivo la tutela dei nostri operatori e ovviamente anche dei sindaci, ora esposti a responsabilità che non è giusto pesino su di loro», ha sottolineato.

Serracchiani ha inoltre definito positive le iniziative avviate dalla maggioranza, precisando però che «non risolvono i problemi dei sindaci». Ha quindi ribadito la necessità di un approccio unitario: «L’interesse della comunità e dei volontari di Protezione Civile non deve avere bandierine di partito e con i nostri atti in Parlamento lo abbiamo dimostrato».

L’approvazione dell’emendamento in Commissione Bilancio del Senato è stata accolta con favore dai rappresentanti del volontariato e dalle istituzioni locali. Il testo dovrà ora essere discusso e ratificato dall’Aula, ma il principio è stato affermato: i coordinatori comunali, pur essendo figure centrali del sistema di protezione civile, non possono essere caricati di responsabilità che non competono al loro ruolo.

Una norma che, se confermata, potrebbe contribuire a ridare serenità e slancio al volontariato di Protezione Civile, garantendo chiarezza giuridica e maggiore disponibilità da parte dei cittadini a mettere a disposizione tempo e competenze in situazioni di emergenza.

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