2° anniversario dell’omicidio di Nadia Orlando: commemorazioni, l’appello ed una marcia

Udine – Lo scorso 31 luglio ricorreva il 2° anniversario dell’omicidio di Nadia Orlando, strangolata dal fidanzato Francesco Mazzega sul greto del Tagliamento, nei pressi di Dignano (Ud).

L’uomo aveva confessato alla Polizia il delitto la mattina successiva, dopo aver vagato tutta la notte in automobile con il corpo della giovane ancora al posto del passeggero.

È ancora in corso la raccolta di firme su change.org  per revocare gli arresti domiciliari all’assassino, che attualmente sta scontando la pena di 30 anni a casa dei genitori, a Muzzana (Ud).

Così si legge nella pagine della petizione:

“Siamo donne e uomini di ogni età, scossi dalla drammatica vicenda di Nadia Orlando, barbaramente uccisa in Friuli il 31 luglio scorso dal ragazzo che diceva di amarla. Non accettiamo che il colpevole, Francesco Mazzega, possa essere libero di trascorrere le sue ore con i suoi cari a casa, mentre ai cari di Nadia non resta altro che piangerla. Chiediamo che venga sospesa la pena dei domiciliari e che ritorni in carcere in attesa del processo. Le pene per questi reati devono essere esemplari, è necessario che la Giustizia italiana sia in prima linea contro il femminicidio. Ogni tre giorni muore una ragazza in Italia, dobbiamo arrestare questo dramma”.

L’appello è stato rinnovato nella ricorrenza dell’anniversario. Nell’occasione si sono svolte numerose iniziative, tra cui anche un convegno a Pasian di Prato (Ud) dal titolo “Dalla violenza domestica al femminicidio”.

La manifestazione conclusiva si è tenuta domenica 4 agosto poco lontano dal luogo dell’assassinio: la “Marcia con il cuore sul fiume”, organizzata dal Circolo ricreativo e sportivo di Vidulis di Dignano con il patrocinio del Comune e della Comunità collinare, in occasione del “Memorial Nadia Orlando”.

Tra i toccanti messaggi in ricordo di Nadia, una lettera del papà pubblicata sul quotidiano “il Messaggero Veneto”. Così scrive il genitore: “Ci sono dei momenti in cui sembra di sentire in casa i suoi passi, il suono della sua chitarra o l’eco della sua voce: finalmente è tornata? Ma lei non tornerà perché sulla sua strada ha incontrato qualcuno che ha cancellato per sempre i sogni, la giovinezza e il futuro”.

Un’amica della giovane ha pubblicato un ricordo su Facebook, in cui si legge, tra l’altro: “lei non tornerà perché sulla sua strada ha incontrato qualcuno che ha cancellato per sempre i sogni, la giovinezza e il futuro. La sete di possesso del suo assassino l’ha strappata alla vita. Quello non era amore, non lo è mai stato. L’amore non manipola, l’amore non circuisce, l’amore non inganna”.

Alla “Marcia con il cuore sul fiume” ha partecipato anche Barbara Zilli, assessore regionale. Al processo la Regione si era costituita parte civile.

“Aver perso Nadia in un modo così tragico e assurdo è ancora una ferita aperta, ma che in questa domenica mattina siano tantissime le persone in marcia, ognuno col suo passo per testimoniare la vicinanza alla sua famiglia, conforta e spero possa lenire il dolore” ha detto Zilli.

“Non potevamo mancare a questo momento per comunicare la vicinanza della Regione alla famiglia: i genitori di Nadia, Antonella e Andrea, e il fratello Paolo hanno fatto sapere di aver apprezzato molto la grande partecipazione. Credo che siano queste le occasioni per maturare e rafforzare il senso di solidarietà che deve essere alla base di ogni comunità e per diffondere il più efficace messaggio di prevenzione alla violenza e al sopruso nei confronti delle persone e delle donne in particolare” ha concluso l’assessore.

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