Taglio del nastro per i lavori a Campo Marzio a Trieste, unica stazione – museo ferroviario in Italia

Trieste – Al via i lavori di riqualificazione del Museo Ferroviario di Trieste – Campo Marzio, antica stazione ferroviaria degli storici collegamenti con Vienna.

Il Friuli Venezia Giulia sarà così sede, tra tre anni, del secondo più grande Museo Ferroviario nazionale; il primo, quello di Pietrarsa (NA), è infatti già una solida realtà, capace di realizzare, nel solo 2018, l’invidiabile numero di 170mila visitatori.

“Una straordinaria opportunità per la città di Trieste e per il Friuli Venezia Giulia tutto che, a partire dal 2022, avrà a disposizione un nuovo polo turistico, culturale e ricreativo”.

È questo il messaggio che il governatore della Regione Massimiliano Fedriga ha rivolto alla nutrita platea presente sabato 4 maggio nell’atrio della stazione ferroviaria di Campo Marzio, in occasione del taglio del nastro che ha inaugurato il cantiere per il restauro del sito.

Una cerimonia alla quale hanno partecipato, oltre ai vertici dell’Amministrazione regionale, il sindaco di Trieste e i massimi esponenti della Fondazione FS.

I lavori si svilupperanno in tre fasi: le prime due, per un importo pari a 6,5 milioni di euro, interesseranno il restauro dell’area prospiciente via Giulio Cesare e degli spazi interni che ospiteranno il nuovo Museo ferroviario; l’ultima, dal valore di 12 milioni di euro, prevede invece la realizzazione di un hotel a tema ferroviario, il ripristino della volta che sormontava il fascio di binari (smantellata nel 1942 per esigenze belliche) e la creazione di un ampio cortile coperto che ospiterà eventi e manifestazioni culturali.

Il piano di recupero predisposto dalla Fondazione FS Italiane prevede anzitutto il restauro dell’area aperta al pubblico – lungo via Giulio Cesare – dove sarà esposta la collezione di cimeli ferroviari, fra cui alcuni pezzi unici, sia italiani che dell’ex impero Austro-Ungarico.

Il restauro sarà finanziato grazie al contributo economico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione FVG e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, proprietario dell’immobile.

Un progetto ambizioso, secondo il governatore, che punta a richiamare l’attenzione dei turisti, ma anche a rinsaldare il legame tra i cittadini della regione e quei siti, fino a oggi poco valorizzati, che rappresentano un pezzo importante di storia della nostra comunità.

Conclusi gli interventi, nel 2022, il Museo sarà gestito dalla Fondazione Ferrovie dello Stato. La collezione dei treni storici contenuta nel Museo, ancora raccordato alla rete ferroviaria in esercizio, è unica nel suo genere e il sito potrà essere stazione di origine per viaggi con treni d’epoca all’interno della Regione o verso l’Austria e la Slovenia, tramite l’antico valico di Monrupino che sarà mantenuto in esercizio per questi scopi.

Queste le tappe per la rivalutazione ferroviaria in chiave turistica del territorio regionale:

• ripristino del collegamento tra Trieste Campo Marzio e Villa Opicina via Rozzol, con proseguimento su linea in esercizio fino a Trieste Centrale. Sarà valorizzata e restaurata l’antica fermata di Miramare, strategica per la possibilità di accesso diretto al celebre Castello;

• ripristino dell’antico valico di Monrupino con la Slovenia, attraverso il quale potranno viaggiare i treni storici, anche di amministrazioni ferroviarie estere, con destinazione la nuova stazione-museo di Trieste Campo Marzio;

• ritorno all’esercizio in toto della linea Gemona-Sacile, che rappresenterà un inedito modello di esercizio tra le linee riaperte per la Fondazione FS. Sarà la prima su cui viaggeranno sia i treni viaggiatori del trasporto pubblico locale, fino a Maniago, durante la settimana, sia i treni storici il sabato e la domenica fino a Gemona. La “Pedemontana” è l’ottava linea di “Binari senza tempo”, il progetto della Fondazione FS che ha dato una seconda giovinezza ai cosiddetti “rami secchi”, con quasi 500 km di linee riaperte per scopi turistici da Nord a Sud del Paese.

Proprio per supportare le future attività turistiche su questa ferrovia, la Fondazione FS prevede la realizzazione di un nuovo “hub” per il ricovero di rotabili storici a Casarsa della Delizia (Pordenone) che ospiterà anche attività museali di modellismo “a vapore vivo”.

Saranno restaurati il vecchio Deposito Locomotive e la piattaforma girevole. L’Associazione di volontari che gestisce la collezione museale di Trieste Campo Marzio entrerà a far parte delle realtà convenzionate e direttamente coinvolte con le attività della Fondazione FS.

 

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