Dal 10 gennaio rientro a scuola in presenza nonostante le proteste dei presidi

Reggio Emilia – Il ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi ha ribadito che il governo non farà passi indietro sul rientro a scuola in presenza lunedì 10 gennaio.

Bianchi era presente alle celebrazioni dell’anniversario della nascita della bandiera Tricolore a Reggio Emilia ed in tale occasione ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa.

Appello dei presidi per la DAD

Il ministro ha inteso dare una risposta all’appello firmato da oltre 1.500 presidi per chiedere di posticipare di due settimane (restando in didattica a distanza) il rientro tra i banchi di lunedì, per permettere di vaccinare tutti gli alunni.

Nell’appello i dirigenti avevano scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e ai presidenti delle Regioni affermando che “una programmata e provvisoria sospensione delle lezioni in presenza (con l’attivazione di lezioni a distanza) per due settimane è sicuramente preferibile ad una situazione ingestibile che provocherà con certezza frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa”.

Scuola deve restare in presenza

“Siamo molto attenti a voci che ci arrivano dal Paese, ma anche dalle tante voci che ci dicono che la scuola debba restare in presenza”, ha ribadito invece Bianchi.

“Abbiamo una situazione differenziata nel Paese e la si affronta differenziando. Abbiamo valorizzato l’autonomia dei dirigenti scolastici. Ma non si dica che vogliamo scaricare loro la responsabilità. Anzi, la responsabilità deve essere di tutti noi, non solo nella scuola. Lo dico in una giornata come quella di oggi in cui dobbiamo richiamare l’unità”.

Tre quarti degli studenti sono vaccinati

“Abbiamo approvato un dispositivo equilibrato e graduato, raccogliendo tutte le esigenze per avere una scuola in presenza e in sicurezza. Abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare. I ragazzi delle classi superiori sono vaccinati per il 75% con prima dose e all’84% con seconda dose”.

“Appena abbiamo avuto la disponibilità da parte delle autorità europee, abbiamo vaccinato anche i bambini. I nostri ragazzi sono per 3/4 coperti a livello vaccinale. E stiamo continuando a vaccinare, perché questa è la strada. Un impegno del Governo testimoniato dai 92 milioni messi a disposizione del generale Figliuolo in cui riponiamo la massima fiducia”.

“Le decisioni in Consiglio dei Ministri sono state prese all’unanimità tra tutte le forze politiche. Compreso l’obbligo vaccinale per gli over 50, la cui scopertura vaccinale rappresenta l’80% dei problemi del Paese», ha spiegato poi Bianchi, facendo riferimento alle ultime decisioni del governo Draghi.

Governo unanime su scuola in presenza

“Anche sulla scuola siamo stati tutti d’accordo seguendo le misure europee. Un caso in classe va vigilato, con due casi si va in sospensione e in Dad. Per i più grandi con un caso c’è la sorveglianza e poi si distingue tra vaccinati e non, come del resto in atto dal 6 novembre. Ricordiamoci che siamo il Paese più avanti in Europa per i vaccini e faremo di tutto per continuare a seguire questa strada”.

(immagine Pixabay)

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi