Economia regionale, export e occupazione trainano la crescita nel primo semestre 2025

FVG – Il primo semestre del 2025 conferma la solidità dell’economia del Friuli Venezia Giulia, che registra una crescita moderata ma costante. L’andamento positivo è sostenuto dall’export, dai consumi interni e da un mercato del lavoro ai migliori livelli degli ultimi dodici anni.

PIL regionale in lieve aumento

Secondo le stime, il PIL regionale chiuderà l’anno con un incremento dello 0,5%, in linea con il 2024. Gli investimenti segnano un aumento dello 0,5%, mentre il settore dei servizi cresce dell’1,2%. Particolarmente rilevante il risultato dell’export, che nel primo trimestre ha raggiunto 6,2 miliardi di euro, in aumento del 26,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: il tasso di crescita più alto a livello nazionale, confermando il ruolo strategico del Friuli Venezia Giulia sui mercati globali.

Mercato del lavoro e redditi

Anche il mercato del lavoro mostra segnali di rafforzamento: +1,5% di occupati, tasso di occupazione al 70% e un progressivo equilibrio tra occupazione maschile e femminile. Il reddito disponibile delle famiglie cresce dell’1,6% in termini reali, grazie a un’inflazione contenuta all’1%, sostenendo così consumi stabili e una maggiore capacità di risparmio.

Export e risorse pubbliche

Le tensioni commerciali legate ai dazi statunitensi non hanno frenato le imprese regionali, che hanno dimostrato una capacità di adattamento superiore alla media nazionale.

Un ulteriore elemento che potrebbe favorire l’economia è l’intervento pubblico, con l’assestamento di bilancio regionale da 1,2 miliardi di euro, destinato a infrastrutture, imprese, turismo e innovazione tecnologica.

Il settore militare nell’ambito del “Dual use”

Tra le opportunità strategiche individuate da Confindustria Alto Adriatico c’è lo sviluppo del settore “Dual Use” – letteralmente “doppio uso” – che riguarda beni, tecnologie, software o servizi che possono avere sia un impiego civile sia un impiego militare. Si tratta di un settore strategico dell’industria manifatturiera e tecnologica, in cui l’innovazione sviluppata per scopi commerciali trova applicazione anche in ambito difensivo.

Rientrano in questa categoria, ad esempio, componenti elettronici avanzati, sistemi di navigazione satellitare, droni, leghe speciali, software di crittografia e macchinari ad alta precisione. Per la loro natura, i prodotti dual use sono soggetti a controlli internazionali e autorizzazioni specifiche per evitarne l’impiego in attività illecite o in Paesi sottoposti a embargo.

Per le imprese del Friuli Venezia Giulia, investire in Dual Use significa poter accedere a mercati più ampi e diversificati, riducendo la dipendenza da singoli settori e garantendo continuità alle commesse. In un contesto globale in rapido cambiamento, questa strategia viene considerata tattica per rafforzare la competitività e la resilienza del sistema produttivo regionale.

Altre linee strategiche

Confindustra segnala anche l’importanza degli investimenti in formazione tecnica e manageriale e nella sicurezza sul lavoro. Questi programmi puntano ad aggiornare le competenze, introdurre modelli organizzativi avanzati e diffondere la cultura della prevenzione.

In questo contesto si colloca anche il piano decennale per la manifattura, elaborato con partner strategici, che sarà presentato in anteprima durante l’assemblea generale pubblica del 24 ottobre a Trieste. L’evento, organizzato da Confindustria Alto Adriatico insieme a Confindustria Udine e sotto l’egida di Confindustria Friuli Venezia Giulia, riunirà oltre duemila persone, tra cui centinaia di studenti, e offrirà una piattaforma di confronto su scenari, priorità e azioni concrete per lo sviluppo economico regionale.

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