Aspra polemica nella prima seduta del Consiglio regionale: Calligaris e Bernardis contro Honsell su fatti al Cpr di Gradisca

Trieste – Si apre con un’aspra polemica la prima seduta del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, mercoledì 26 aprile. Due consiglieri, Antonio Calligaris (Lega) e Diego Bernardis (Fedriga) hanno fortemente stigmatizzato le affermazioni del consigilere Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) in merito ad alcuni fatti verificatisi presso il Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Gradisca d’Isonzo (Go) lo scorso giovedì 20 aprile.

La denuncia dell’avvocata Stefanelli su “Fanpage”

Honsell ha denunciato ieri in una nota le violenze presso il Cpr di Gradisca d’Isonzo (Go), riferite lo scorso 24 aprile sul quotidiano online “Fanpage” dall’avvocata Simona Stefanelli, che difende un giovane di 27 anni di origini marocchine recentemente trasferito da Milano al Cpr isontino.

“Fanpage” aveva pubblicato anche delle foto ed un video in cui si vedono agenti in tenuta antisommossa in una concitata azione con alcune persone detenute.

Anche il gruppo Mai più lager-No Cpr ha denunciato il fatto e sui social ha diffuso anche un video del giovane dolorante nella sua cella.

La nota del consigliere Honsell

“Le immagini giunte dal Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Gradisca d’Isonzo non sono degne di un Paese civile nel quale vige lo stato di diritto. Esprimiamo tutta la solidarietà al cittadino vittima del pestaggio” scrive il consigliere regionale Furio Honsell nella nota, aggiungendo l’intenzione di depositare “un’interrogazione in Consiglio regionale per conoscere quali misure verranno prese, perché scene di violenza brutale come queste vengano pubblicamente condannate e non si ripetano mai più”.

“Sono immagini disumane – conclude Honsell – che umiliano chi si sente cittadino di un Paese civile come l’Italia. Da molto tempo dichiariamo che i Cpr non sono solamente inutili, ma addirittura luoghi di violenza e di morte che lo Stato non può più fingere di non vedere”.

La replica della Questura

La Questura di Gorizia ha replicato precisando che all’interno del Centro di permanenza per i rimpatri era in corso una rivolta, con oggetti dati alle fiamme e altri lanciati contro le forze dell’ordine. Un episodio non inedito nel centro. Non ci sarebbero stati pestaggi, ma un intervento delle forze dell’ordine contro la resistenza dei trattenuti; ci sono stati dei contatti.

Nel Cpr, ricorda infine la Questura, è consentito ai trattenuti di possedere cellulari e smartphone e non è mai stato negato nel tempo un incontro tra avvocati e loro assistiti.

A quanto si apprende il giovane, definito “problematico”, sarebbe stato trasferito da un paio di settimane da Milano assieme ad altri trattenuti. Al momento, al Cpr di Gradisca ci sono 90 persone.

Gli interventi dei consiglieri Calligaris e Bernardis

Il consigliere Calligaris ha invitato il consigliere Honsell a dimettersi “Le accuse del consigliere Honsell alla Polizia e alle Istituzioni sono incivili e non degne di uno Stato di diritto. È inaccettabile che un eletto in Consiglio regionale infanghi l’operato della Polizia, abbracciando aprioristicamente, senza dubbi e senza esitazioni il racconto di un pregiudicato, già conosciuto come protagonista di atti violenti e di disordini in altri centri di permanenza”. “Ricordo al consigliere Honsell che noi consiglieri giuriamo di svolgere il nostro ufficio per il bene inseparabile dello Stato e della Regione. Non credo questo voglia dire mettere in discussione le Istituzioni del Paese a favore di pregiudicati e illegali. Su questo punto, se non è in grado di tener fede al suo giuramento, il consigliere dovrebbe riflettere sulle sue dimissioni”.

Così Bernardis: “Furio Honsell dovrebbe dimettersi! È infatti gravissima la condanna aprioristica che ha rivolto a donne e uomini in divisa per schierarsi a favore di un pluripregiudicato irregolare venuto nel nostro Paese”. “È inaccettabile che si continuino a mettere in discussione le Istituzioni del nostro Paese a favore di pluripregiudicati. Pertanto, rivolgo piena solidarietà alle forze dell’ordine – conclude Bernardis – che, con grande senso di responsabilità e abnegazione, fanno rispettare la legge e garantiscono la sicurezza di tutti. Pure di Honsell”.

Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale Fvg: “Fare chiarezza”

La Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale Fvg vuole che venga fatta chiarezza sull’accaduto: chiede “adeguate iniziative ispettive a livello parlamentare e regionale, al fine di verificare le condizioni di trattamento del Cpr” e un’inchiesta della magistratura.

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