Le frodi alimentari. I veri rimedi efficaci

RUBRICA DEL MADE IN ITALY

Siamo giunti alla terza parte di questa inchiesta sulle frodi alimentari e sul Made in Italy. In questo articolo tratterò le soluzioni al problema.

Per prima cosa, per poter contrastare il fenomeno delle frodi alimentari è necessario “fare cultura”, è necessario che il consumatore comprenda quanto è importante acquistare prodotti Made in Italy 100 percento, e soprattutto che legga sempre in modo accurato l’etichetta prima di ogni acquisto.

Secondariamente, per combattere efficacemente il fenomeno delle frodi, serve anche la volontà politica di adottare tutta una serie di misure di contrasto.

Richiesta ai nostri politici:

– Etichette QR code in tecnologia blockchain, che permettono con la scansione di conoscere istantaneamente la storia del prodotto (origine, certificazioni, date, lotti). La blockchain è un registro digitale che consente la tracciabilità e l’immodificabilità. del dato. Consente di verificare facilmente ogni passaggio dal campo alla tavola, garantendo che i dati su provenienza e processi non possano essere falsificati.

– Rete di controlli coordinati tra le forze preposte, per assicurare efficacia ed evitare sovrapposizioni. L’obiettivo è seguire il prodotto dall’importazione fino alla vendita al consumatore finale, garantendo trasparenza e conformità normativa in ogni fase del processo. Significa adottare un sistema di verifiche sistematiche che includa:

– Strategia di controllo integrata lungo la filiera produttiva. Il sistema di vigilanza dovrà articolarsi su tre livelli complementari che seguono il percorso delle materie prime fino al consumatore finale.

Il primo livello interviene a monte della filiera, identificando gli importatori di materie prime e semilavorati per mappare la rete di aziende acquirenti e verificare successivamente le caratteristiche dei prodotti finali realizzati da questi clienti.

Il secondo livello si deve concentrare sui canali distributivi, sia tradizionali che digitali, con particolare attenzione ai clienti di importatori e distributori. Questo include un monitoraggio sistematico dei siti web aziendali per garantire che informazioni prodotto, descrizioni tecniche e modalità di presentazione rispettino la normativa vigente.

Il terzo livello riguarda le pratiche commerciali, sempre focalizzato sui clienti della filiera di importazione e distribuzione, per assicurare che comunicazione pubblicitaria, schede prodotto e dichiarazioni di conformità siano accurate e trasparenti verso i consumatori.

Questo sistema garantisce un controllo capillare dall’origine delle materie prime fino al punto vendita, creando una rete di verifiche che copre tutti gli aspetti della commercializzazione.

Maggiori controlli mediante rafforzamento del numero degli addetti delle forze dell’ordine preposte ai controlli, con figure professionali già qualificate come il tecnologo alimentare che potrebbero essere assunte dallo stato.

– Sanzioni economiche e penali più severe. Le misure di contrasto devono prevedere, nei casi di maggior gravità, oltre a sanzioni economiche severe, la chiusura immediata dell’attività produttiva e commerciale. Perché se non si puniscono in modo severo quei soggetti truffaldini, non si riuscirà mai aa tutelare il consumatore.

– App per segnalare alle forze dell’ordine anomalie o sospette frodi.

– Incentivi, come premi fiscali o contributi, per aziende trasparenti che utilizzano la tecnologia blockchain per certificare la tracciabilità di tutto il processo di produzione.

– Certificazioni digitali pubbliche: creare un marchio di garanzia governativo Made in Italy 100 percento in tecnologia blockchain.

– Campagne di comunicazione a carattere governativo su come leggere le etichette. Bisogna insegnare nelle scuole come si legge un’etichetta. Sembra banale, ma quanti di noi sanno davvero decifrare le informazioni nascoste dietro codici, sigle e diciture? I nostri ragazzi dovrebbero uscire dalle aule sapendo leggere un’etichetta, distinguendo se un olio è 100% italiano oppure è una miscela. È educazione civica del terzo millennio: formare consumatori consapevoli che non si facciano “abbindolare” da etichette ingannevoli.

– Educazione e consapevolezza dei consumatori: campagne informative sull’attività dei Consorzi di Tutela. Sono: Enti privati riconosciuti dal Ministero che tutelano denominazioni DOC/DOP (vini, formaggi, oli, insaccati). Sono gli Ambasciatori della cultura gastronomica italiana, custodi delle tradizioni territoriali attraverso disciplinari severi e controlli costanti. Il loro obiettivo è di educare i consumatori per renderli alleati nella lotta alle frodi e nella tutela dell’autenticità italiana.

Prossimamente integrerò i contenuti del presente articolo con interviste agli esponenti dei marchi DOP, DOC, DOCG, IGP del Friuli-Venezia Giulia e alle aziende agroalimentari del territorio, perché le loro storie meritano di essere raccontate e approfondite in un nuovo articolo-inchiesta dedicato. Intervisterò anche i responsabili delle forze dell’ordine preposte ai controlli, al fine di valorizzare e meglio testimoniare il loro importante e prezioso lavoro sul territorio.

Concludo raccomandando come sempre ai lettori di leggere bene le etichette prima di ogni acquisto. Comprate sempre i prodotti Made in Italy 100% perché sono delle vere eccellenze a livello mondiale.

Per chi non avesse letto il precedente articolo, ecco il link: https://www.ilfriuliveneziagiulia.it/frodi-alimentari-controlli-certificazioni-tutela-situazione-altri-paesi-indagine-in-fvg/

Nel prossimo articolo svelerò il contenuto di un’indagine su una tipologia di frode alimentare che ti lascerà senza parole.

Enrico Sgariboldi

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