Esportazioni, il FVG registra uno degli aumenti più elevati a livello nazionale

Nonostante la forte incertezza che caratterizza il contesto internazionale, nel primo semestre del 2025 il valore delle vendite estere delle imprese del Friuli Venezia si è attestato a 10,5 miliardi di euro, contro i 9,9 registrati nello stesso periodo dello scorso anno. La significativa crescita osservata, pari a circa 650 milioni di euro (+6,6% in termini relativi), spiega il ricercatore dell’Ires Alessandro Russo, che ha rielaborato dati Istat, è stata tra la più elevate tra tutte le regioni italiane; solo Lazio (+17,4%), Toscana (+11,8%) e Abruzzo (+10,1%) hanno evidenziato variazioni superiori.

A livello nazionale la variazione, nel complesso, è stata pari a +2,1%, nel Nordest si è osservata una diminuzione dello 0,5%, in quanto tutte le altre regioni a parte la nostra presentano una flessione: Trentino Alto Adige -0,8%, Veneto -1,3%, Emilia-Romagna -1,4%.

Sempre nel primo semestre 2025 si riscontra una stabilità sostanziale del valore delle importazioni della nostra regione (-0,4%); l’avanzo commerciale è pertanto decisamente aumentato (da 4,4 a 5,1 miliardi, +15%).

Risultato favorito dalla cantieristica navale

Il risultato positivo è stato favorito dall’andamento della cantieristica navale, caratterizzata, come è noto, da una elevata variabilità dell’export nel tempo. Nel primo semestre dello scorso anno le vendite di navi e imbarcazioni avevano totalizzato un valore che sfiorava 1,7 miliardi di euro, mentre nella prima parte del 2025 hanno superato quota 2,3 miliardi (pari ad un incremento del 35,8%). Anche al netto di questo comparto la variazione dell’export regionale si manterrebbe in ogni caso leggermente positiva (+0,5%).

Gli altri principali settori di specializzazione dell’economia del Friuli Venezia Giulia mostrano in genere dei risultati positivi in termine di vendite estere: è il caso della meccanica strumentale (+8,8%), dei mobili (+7,4%), dei prodotti alimentari e delle bevande (+12%) e degli apparecchi elettrici (+12,7%). Più stabile l’andamento della metallurgia (-2,2%), mentre il comparto che comprende computer, apparecchi elettronici e ottici presenta un notevole ridimensionamento (-62%, connesso all’area giuliana).

A livello territoriale l’incremento registrato nella cantieristica è attribuito interamente alla provincia di Trieste (+65,8%) e per questo motivo l’area isontina presenta una diminuzione significativa (-64%). La provincia di Udine registra un aumento pari a +3,1%, quella di Pordenone un risultato maggiormente positivo (+5,5%).

Aumentano i flussi verso Germania e Usa

In merito alle destinazioni geografiche dell’export delle imprese regionali, si osserva infine una crescita sostenuta dei flussi destinati alla Germania (+92,2%, pari a oltre un miliardo in più rispetto al primo semestre 2025), grazie alla cantieristica navale (l’attribuzione dipende in genere dal Paese di riferimento della società armatrice). Anche l’export negli Stati Uniti evidenzia una netta espansione (+12,8%, 210 milioni di euro in più), trainata sempre dalla cantieristica navale. L’andamento delle vendite di navi e imbarcazioni ha determinato anche la forte diminuzione delle esportazioni verso il Regno Unito (-60,4%).

Tornando all’ambito degli Stati Uniti, in attesa di valutare pienamente gli effetti delle nuove tariffe doganali, si segnalano, infine, i risultati positivi anche per le esportazioni di macchinari (+18,6%) e per i beni alimentari (+17,3%); calano le vendite di mobili (-6,8%) e soprattutto quelle dei prodotti della siderurgia (il loro valore è dimezzato, -53,4%).

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