La Corte di Cassazione accoglie il ricorso del portuale triestino “No Green Pass” Stefano Puzzer

Roma – La Corte di Cassazione è intervenuta lo scorso venerdì 12 settembre sulla legittimità del licenziamento del portuale triestino Stefano Puzzer accogliendo il suo ricorso e annullando il licenziamento che era stato emesso dall’Agenzia lavoro portuale di Trieste il 16 aprile 2022 e confermato precedentemente dalla Corte d’appello di Trieste.

Stefano Puzzer, sindacalista e lavoratore portuale, era in servizio dal 1994 al porto di Trieste. Nel corso della sua carriera, anche prima del Covid, aveva guidato diverse lotte sindacali e battaglie per i diritti dei lavoratori.

Puzzer era salito alla ribalta nazionale come leader della protesta No Green Pass nel porto di Trieste, opponendosi all’obbligo del Green Pass nei luoghi di lavoro durante la pandemia da Covid-19. Nonostante si fosse vaccinato “per convinzione”, si era schierato contro l’uso del Green Pass come strumento di pressione politica e sanitaria. Era stato protagonista di azioni decise e radicali, inclusi scioperi e manifestazioni svoltesi non solo a Trieste.

Nel 2021 era stato allontanato da Roma con un divieto di ritorno per un anno in seguito alle manifestazioni non autorizzate contro il Green Pass. Dopo essere stato licenziato dal porto per la lunga assenza, aveva portato la questione in tribunale, ottenendo la sentenza favorevole dalla Cassazione che ha annullato il licenziamento.

La Suprema Corte ha ritenuto che il provvedimento di licenziamento non fosse stato sufficientemente legittimato rispetto al contesto delle proteste e alle motivazioni addotte per la mancata esibizione del Green Pass. Pertanto, ha disposto che il caso torni davanti alla Corte d’appello di Venezia, che ora dovrà pronunciarsi entro tre mesi sull’eventuale reintegro di Puzzer nel porto.

La sentenza si basa su una rivalutazione critica delle motivazioni che avevano giustificato il licenziamento, con un riconoscimento della protezione dei diritti di manifestazione e discutendo la questione della proporzionalità del licenziamento in relazione alla posizione assunta da Puzzer nella protesta contro l’obbligo del Green Pass.

Stefano Puzzer nel frattempo ha trovato occupazione in lavori stagionali. Resta una figura di rilievo nella protesta politica e sindacale, capace di mobilitare supporti e attenzione dei media e mantiene attiva la sua battaglia per i diritti dei lavoratori e il rispetto delle libertà individuali.

(Foto d’archiovio, credits: Stefano Savini)

 

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