Firmato nuovo Accordo per medici di famiglia. Previsti più servizi e vicinanza ai cittadini

FVG – La sanità territoriale del Friuli Venezia Giulia compie un passo significativo con la firma dell’Accordo Integrativo Regionale (AIR) per i medici di medicina generale. L’intesa, frutto di un confronto costruttivo tra Regione e organizzazioni sindacali, si propone di mettere il medico di famiglia al centro dell’assistenza primaria e di rafforzare gli strumenti per garantire ai cittadini un’assistenza più vicina, continua e sostenibile.

L’AIR, che integra a livello locale quanto già previsto dall’Accordo Collettivo Nazionale (ACN), introduce misure destinate a migliorare la qualità del lavoro dei professionisti e, di conseguenza, la qualità delle cure erogate.

Per i pazienti significa poter contare su un accesso più semplice e coordinato ai servizi, soprattutto nei territori periferici o nelle aree a maggiore fragilità sociale.

Per i medici, l’accordo offre nuove leve organizzative e la possibilità di operare in contesti meglio strutturati, con sostegni concreti a percorsi di formazione e di valorizzazione professionale.

Uno degli obiettivi principali è il rafforzamento della prossimità: i cittadini potranno trovare nel proprio medico di famiglia un punto di riferimento ancora più stabile, con una presenza aumentata negli studi e nelle Case della Comunità. Si punta inoltre a una presa in carico più strutturata dei pazienti cronici, con percorsi chiari e una maggiore integrazione con gli altri servizi territoriali. In questo senso, il modello organizzativo delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) rappresenta lo strumento per favorire il lavoro in team e rispondere in modo efficace alle esigenze delle persone con patologie complesse.

L’AIR prevede anche un investimento sul fronte della prevenzione. I medici saranno sempre più coinvolti in attività di educazione sanitaria, campagne vaccinali e promozione di corretti stili di vita, in linea con le indicazioni nazionali e con gli obiettivi fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questi interventi hanno un duplice valore: tutelare la salute pubblica e ridurre la pressione sugli ospedali, garantendo un filtro territoriale in grado di gestire in maniera tempestiva ed efficace i bisogni di salute.

Per quanto riguarda i professionisti, l’accordo introduce elementi innovativi come forme di accreditamento che superano parzialmente il tradizionale modello convenzionale, aprendo la strada a gruppi di medici operanti nelle Case della Comunità con modalità più flessibili. È prevista inoltre la possibilità, per chi lo desidera, di intraprendere percorsi di inquadramento da dirigente medico, con un riconoscimento delle competenze acquisite e nuove opportunità di sviluppo professionale.

Sul piano operativo, si punta a una semplificazione delle modalità organizzative degli studi e a un sostegno effettivo nell’uso delle tecnologie digitali. La copertura economica prevista dall’accordo servirà a garantire che i nuovi obblighi, come l’incremento del monte ore e l’uso di strumenti informatici, possano essere sostenuti senza gravare sui professionisti.

«L’AIR del Friuli Venezia Giulia – ha osservato il segretario nazionale Fimmg, Silvestro Scotti – valorizza il medico di famiglia, mette in campo strumenti utili a rispondere alla domanda di prossimità e rende più sostenibile la presa in carico dei cittadini. È la dimostrazione che quando politica e sindacati si parlano con responsabilità i risultati arrivano».

L’accordo regionale non resta però un fatto isolato. Per i rappresentanti della categoria, l’esperienza del Friuli Venezia Giulia dovrebbe diventare un modello anche per le altre regioni. Scotti ha ribadito l’urgenza di un Atto di Indirizzo nazionale che consenta di avviare la contrattazione per il nuovo ACN con regole chiare e uniformi, evitando disparità troppo marcate tra territori e garantendo a tutti i cittadini italiani un livello di assistenza omogeneo.

Con la firma dell’AIR, la medicina generale in Friuli Venezia Giulia si propone di inquadrarsi in una cornice organizzativa ed economica più solida, che intende offrire vantaggi effettivi sia ai medici, chiamati a operare in condizioni più definite e coordinate, sia ai pazienti, destinatari finali di servizi più accessibili e integrati.

Il percorso non si esaurisce con la firma: nei prossimi mesi si tratterà di tradurre gli impegni presi in azioni concrete, rafforzando il lavoro di gruppo, la semplificazione organizzativa e l’integrazione delle reti territoriali.

 

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