Travolge e uccide un ciclista sul ponte della Delizia e fugge, individuato il pirata della strada

Pordenone/Udine – Sarebbe stato individuato in Veneto il conducente che, nella mattinata di lunedì 27 ottobre, ha investito e ucciso un ciclista sul ponte della Delizia, tra Casarsa della Delizia (Pordenone) e Codroipo (Udine). Dopo l’impatto, l’automobilista non si era fermato a prestare soccorso, ma le telecamere di sorveglianza installate lungo il ponte avrebbero consentito agli inquirenti di risalire alla targa del mezzo coinvolto.

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima — la cui identità non è ancora stata resa nota — stava attraversando il ponte in bicicletta, indossando un giubbino ad alta visibilità. Nonostante questo accorgimento, un furgone l’avrebbe travolto, proseguendo poi la corsa senza fermarsi.

Sul posto erano intervenuti i sanitari del 118, inviati dalla centrale operativa Sores Fvg, con un’ambulanza e l’elisoccorso. I soccorritori hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare: le ferite riportate si sono rivelate troppo gravi.

Il ponte della Delizia è stato temporaneamente chiuso per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi dei carabinieri, che proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto e confermare l’identità del conducente fuggito. Gli investigatori stanno analizzando le immagini registrate dalle telecamere e raccogliendo testimonianze utili.

L’incidente ha causato pesanti disagi alla circolazione tra Casarsa e Codroipo, con deviazioni e rallentamenti per permettere il lavoro delle forze dell’ordine e dei tecnici.

Il conducente del furgone, una volta formalmente identificato, rischia pene severe per omicidio stradale e omissione di soccorso. Il primo reato (art. 589-bis del Codice penale) prevede da due a sette anni di reclusione, aumentabili fino a dodici in presenza di aggravanti come la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe. L’omissione di soccorso (art. 189 del Codice della strada) comporta invece la reclusione da uno a tre anni e la sospensione della patente. Se il conducente fugge dopo aver provocato un incidente mortale, la pena per l’omicidio stradale può essere ulteriormente aggravata.

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