La Slovenia deciderà se costruire una seconda unità di produzione di energia nucleare a Krsko

Lubiana (Slovenia) – Gen-Energija, l’impresa di Stato slovena per l’energia, ha comunicato che sta prendendo in considerazione l’investimento in una seconda unità della centrale nucleare di Krsko, da ultimare entro il 2027.

Danijel Levicar, amministratore di Gen-Energija, ha dichiarato alla stampa che le difficoltà del mercato energetico stanno mettendo sotto pressione la compagnia.

“Un solo reattore nucleare non è sufficiente a coprire la crescente domanda di energia della Croazia e della Slovenia, data la carenza di energia che l’intera regione dell’Europa sud-orientale deve affrontare – ha aggiunto Levicar. – Un secondo reattore a Krsko alleggerirebbe in modo significativo i prezzi dell’elettricità”.

L’energia nucleare prodotta a Krsko contribuirà con una produzione annuale di elettricità di 9 TWh del totale di 10 TWh, che la Slovenia vuole includere nel suo piano di transizione verde entro il 2035.

A luglio, il ministero delle infrastrutture sloveno ha rilasciato un permesso energetico per la costruzione di un secondo reattore a Krsko, aprendo la strada all’implementazione delle procedure amministrative e alla preparazione della documentazione per il processo decisionale sugli investimenti nel progetto.

I piani della Slovenia per una nuova unità nella centrale nucleare impensieriscono la vicina Austria, la cui costituzione vieta l’uso della fissione nucleare nel suo approvvigionamento energetico.

La centrale nucleare di Krsko, situata in Slovenia vicino al confine con la Croazia, genera circa il 40% della produzione di elettricità della Slovenia. La centrale si trova a circa 100 chilometri dall’Austria e gestisce un reattore ad acqua leggera pressurizzata Westinghouse di 2.000 MW di potenza termica.

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