Rientrato l’allarme maltempo, si fa la conta dei danni. La Regione a sostegno delle aree colpite
FVG – La fase più intensa del maltempo che ha interessato il Friuli Venezia Giulia negli ultimi giorni si è conclusa nella mattinata di oggi, quando il fronte freddo ha definitivamente lasciato la regione. Restano attivi gli interventi di contenimento e assistenza nei territori più colpiti, mentre la Protezione civile sta completando la ricognizione dei danni.
Secondo gli ultimi aggiornamenti regionali, le ultime deboli piogge hanno interessato all’alba solo il Carso e la zona di Trieste, prima dell’ingresso di correnti secche da nord-ovest. Sulla costa continua a soffiare la Bora, con raffiche sostenute soprattutto a Trieste, dove nella notte si sono registrati picchi tra 80 e 90 km orari. Il vento rimarrà moderato anche nelle prossime ore, per poi calare progressivamente nel pomeriggio, pur mantenendo intensità più elevata nel capoluogo giuliano.
Sul fronte degli effetti al suolo, nella giornata di ieri e nelle prime ore di oggi sono state segnalate nuove situazioni di allagamento. Le località più colpite risultano Corno di Rosazzo, San Vito al Torre, Palmanova, Tarcento, Romans d’Isonzo, Medea, Azzano Decimo e San Giorgio di Nogaro. A Versa il deflusso delle acque ha finalmente permesso l’avvio delle operazioni di pulizia, con l’individuazione di un’area dedicata allo stoccaggio dei rifiuti generati dagli allagamenti. A Cormons prosegue il lavoro sulla frana di Brazzano per ridurre il rischio residuo: rimangono evacuate in via cautelativa 84 persone nel territorio comunale e 319 nella località Versa, a Romans d’Isonzo.
Continua l’attenzione sui corsi d’acqua. Nel bacino dell’Isonzo tutti gli idrometri sono scesi sotto i livelli di guardia, con trend in calo. Permane invece la criticità nel bacino del Livenza, dove l’idrometro di Panigai ha superato nelle ultime ore la soglia di allarme, pur mostrando una lieve diminuzione.
La situazione della viabilità resta complessa nelle aree colpite da frane o allagamenti. A Cormons sono chiuse la SR 305, la SP 14 e la viabilità sotto monte San Giovanni. A Romans risulta interdetto un tratto della SR 252, a Medea la strada verso Fratta e a Chiopris-Viscone via Strauss. Le amministrazioni locali, supportate dal personale della Protezione civile regionale, stanno monitorando costantemente le condizioni delle infrastrutture.
I dati meteo delle ultime 24 ore confermano la forte eterogeneità delle precipitazioni. Gli accumuli più significativi si sono registrati sul Carso e in alcune aree del Collio, con valori tra 30 e 40 millimetri, mentre localmente in montagna si sono superati i 50 millimetri. Le raffiche di vento hanno invece raggiunto i 99 km/h sulla Boa Paloma e picchi di 92 km/h a Muggia, 90 km/h al molo F.lli Bandiera di Trieste e 87 km/h a Monfalcone.
Sul territorio sono operativi 150 volontari di Protezione civile con 50 mezzi, impegnati nel supporto alla popolazione e nella gestione delle aree allagate. Ulteriori squadre stanno arrivando dal Veneto per affiancare gli interventi di pulizia. Restano attivi i Centri Operativi Comunali di Cormons, San Lorenzo Isontino e Romans d’Isonzo. Alle 11 di oggi è stato convocato il COREM, il Comitato Regionale Emergenza, per coordinare le operazioni ancora in corso.
Con la fine delle precipitazioni e il graduale miglioramento delle condizioni meteo, il lavoro si concentra ora sulla sicurezza delle aree colpite, sul ripristino della viabilità e sull’assistenza ai cittadini evacuati.
Riunione interforze in Prefettura a Gorizia
“Non appena avremo un quadro chiaro e più definito della situazione, tanto prima potremo fare una programmazione puntuale degli interventi. Abbiamo in discussione, tra poche settimane, la legge di bilancio, con la quale la Regione metterà a disposizione risorse a supporto dei cittadini e delle imprese colpite da questo maltempo. Chiederemo anche al Governo di mettere tutta la sua capacità economica per supportare questi territori”.
Lo hanno detto oggi – nel corso della riunione in Prefettura a Gorizia per fare il punto sul maltempo che si è abbattuto domenica notte sul Goriziano – il governatore Massimiliano Fedriga, collegato in videoconferenza, e l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi.
Come ha spiegato l’assessore Riccardi, è in corso la ricognizione per consentire alle persone di ritornare nelle loro abitazioni.
“Questa – ha puntualizzato l’assessore – non è un’operazione semplice, perché va fatta la verifica degli impianti termici ed elettrici: il lavoro più importante adesso è questo, oltre alla ricognizione di quanto è al momento interdetto e riguarda la frana che ha colpito la frazione di Brazzano. Dovremo capire se siamo in grado di ridurla e cercare di ripristinare le condizioni di sicurezza il più possibile”.
Secondo Riccardi, riferendosi alle strade bloccate, c’è un’altra grande ricognizione da fare che è più legata agli interventi di somma urgenza che a interventi strutturali. “Il problema lo stiamo affrontando con FVG Strade, in modo che si possa riaprire il transito dei veicoli e delle persone in quei tratti. Infine c’è anche il tema dello smaltimento dei rifiuti e delle carcasse degli animali”.
“Soltanto stasera – ha concluso l’assessore – potremo fare un punto complessivo delle cose che mancano e apprendiamo con favore che il meteo ci darà tregua: non sono previste precipitazioni rilevanti nei prossimi giorni, e questo crediamo possa consentirci di favorire un ritorno alla normalità, riportando le persone nella loro vita quotidiana, che è la cosa più importante che dobbiamo riuscire a garantire”.

