Il biohacking e gli acquisti intelligenti del cibo del futuro
Ogni volta che entriamo in alcuni supermercati siamo circondati da tisane energizzanti, snack proteici, cibi superfoods. Ma tra tutte queste proposte, capire quali prodotti portano un reale beneficio e quali ci attirano solo con una frase accattivante sulla confezione non è affatto semplice. In realtà, per orientarsi davvero non serve una guida complicata né imparare a memoria lunghi elenchi di ingredienti. Basta guardare l’etichetta del prodotto, soprattutto se sulla confezione c’è un QR code. Oggi, però, i QR code sulle etichette dei prodotti italiani sono ancora una rarità.
I QR code (Quick Response code) sono codici quadrati che si leggono con la fotocamera del telefono e servono per accedere rapidamente a informazioni come link, testi, contatti o dati di pagamento. Sono veloci, capienti. Potrebbero rivoluzionare il nostro modo di fare la spesa. Ci consentirebbero di sapere da quale piantagione proviene il cacao crudo, come è stato lavorato il miele, se le alghe degli snack funzionali arrivano da coltivazioni sostenibili. Con lo smartphone potremmo accedere immediatamente alla composizione completa, ai valori nutrizionali e persino alla tracciabilità certificata tramite blockchain. Questo livello di trasparenza cambierebbe completamente prospettiva alle nostre scelte alimentari. È qui che entra in gioco anche il biohacking nutrizionale: ottimizzare energia, concentrazione e salute attraverso scelte mirate, basate su dati reali, non su promesse di marketing.
Un altro strumento davvero utile potrebbe essere lo scontrino del futuro. Quel piccolo foglietto che spesso accartocciamo e buttiamo via all’uscita del supermercato potrebbe, invece, trasformarsi in una risorsa preziosa, capace di raccontarci molto sulle nostre abitudini.
Immagino uno scontrino dotato di QR code che riepiloga le caratteristiche dei prodotti acquistati e, una volta inquadrato, mostri anche i nostri acquisti settimanali o mensili. In questo modo potremmo individuare schemi ricorrenti negli acquisti e i relativi importi, comprendendo meglio le nostre abitudini di consumo e, di riflesso, alcune caratteristiche di noi stessi:
Caffè e tè forti? Cerchiamo prontezza mentale.
Spezie e semi? Seguiamo una via naturale e nutriente.
Radici e tisane rilassanti? Vogliamo gestire lo stress.
Alimenti proteici? Puntiamo sulla forza fisica.
Ogni volta che faccio la spesa leggo con attenzione l’etichetta e, se c’è un QR code, lo inquadro e lo apro per leggere le informazioni contenute. Dietro quel piccolo quadrato si nasconde una miniera di informazioni che può trasformare il nostro approccio all’alimentazione, e ogni scelta diventerà un passo concreto verso una vita più consapevole e ottimizzata. Perché il benessere vero si costruisce poco alla volta… direi anche un acquisto alla volta.
Enrico Sgariboldi

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