Accoglienza dei profughi dall’Ucraina: Il capo della Protezione Civile nazionale Curcio in FVG

Palmanova – Fabrizio Curcio, capo del dipartimento nazionale di Protezione Civile, è stato il 5 aprile in Friuli Venezia Giulia per fare il punto sulla situazione dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.

Dal 26 febbraio scorso, in Friuli Venezia Giulia i controlli effettuati nei tre valichi di frontiera Fernetti, Ugovizza e Villesse, sono stati 47.585. Ad oggi in Italia si registrano circa 80mila profughi, di cui 4mila sono presenti in Friuli Venezia Giulia.

Curcio ha visitato il punto neve ad Ugovizza, trasformato in un presidio di primo arrivo per i profughi ucraini, dove gli uomini della Polizia effettuano i primi controlli e nel quale sono presenti anche gli operatori di Unhcr – l’agenzia dell’Onu per i rifugiati – con i volontari della Protezione civile che si occupano della distribuzione di generi di prima necessità.

“Sono ritornato in Friuli Venezia Giulia per vedere sul posto le problematiche – ha spiegato Curcio -, come sta procedendo l’organizzazione ed è fondamentale parlare con gli operatori che operano in loco”. Curcio ha rilevato come più del 60% delle persone che provengono da zone di guerra passa attraverso le frontiere di terra “quindi il modo in cui si verificano i controlli, si accolgono le persone è un elemento di assoluta rilevanza anche per l’accoglienza che viene fatta nel resto del Paese; è il nostro biglietto da visita”.

“Stiamo raccogliendo osservazioni e idee per capire se le misure che sono state pensate per l’accoglienza dei profughi ucraini vanno bene o se bisognerà, come penso, monitorarle e tararle”.
“Dobbiamo capire se ciò che si mette in piedi va veramente incontro alle esigenze delle persone – ha aggiunto – E questo non possiamo che farlo con il territorio, altrimenti rischiamo di farci un’idea e di immaginare un’organizzazione non in linea con quanto realmente accade”. Sta per “terminare la redazione di un avviso che darà un quadro a livello nazionale di associazioni, enti e organizzazioni no profit che si occupano di sociale, con i requisiti per formulare delle proposte per l’accoglienza”, ha concluso Curcio.

Il Capo della Protezione civile ha partecipato da Palmanova anche alla riunione della Conferenza delle Regioni, presieduta dal presidente del Fvg e della Conferenza, Massimiliano Fedriga.

Da parte sua il vicepresidente della Regione FVG Riccardo Riccardi ha sottolineato due aspetti: la tenuta dell’accoglienza delle persone che scappano dalla guerra e la preoccupazione per l’altro flusso, quello della rotta balcanica, che ha caratteristiche diverse. Il vicegovernatore ha evidenziato la grande alleanza che permette di dare risposte ai profughi grazie alle Forze dell’ordine, al dipartimento nazionale di Protezione civile, ai volontari, ai Comuni, alle prefetture.

“Stiamo lavorando per dare loro delle risposte ma è necessario monitorare il fenomeno per capire se e come evolverà. La macchina organizzativa sta funzionando ma deve essere migliorata in particolare sull’identificazione sotto il profilo sanitario” ha detto Riccardi.

(Foto Ugovizza: Agenzia Regione Cronache)

 

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