Ad esibirsi nel Duomo di Santo Stefano Protomartire di Caorle il Coro Polifonico di Ruda con progetto “Riflessi Sonori”

Fvg – Ad esibirsi domani,  martedì 19 luglio alle 21 nel Duomo di Santo Stefano Protomartire di Caorle, il pluripremiato Coro Polifonico di Ruda, diretto da Fabiana Noro, con il progetto “Riflessi Sonori”.  Il concerto si svolge in “Aspettando il Festival” che anticipa il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro. Accanto al Coro Ferdinando Mussutto al pianoforte, Antonio Merici al violoncello e Gabriele Rampogna alle percussioni.

Il Coro Polifonico di Ruda propone un repertorio composito e articolato e tutti i brani sono concepiti e trascritti appositamente per la compagine friulana. Riflessi sonori è il titolo del concerto, che restituisce il fil rouge del Festival (Specchi) attraverso contrasti e riverberi di atmosfere e di stile. Le evocazioni spirituali di Expergisci di Kentaro Sato e Lux Aurumque di Eric Whitacre sono affiancate all’estrema concretezza narrativa di Beautiful that way dalla colonna sonora de La vita è bella di Nicola Piovani e di Madonie da Canti rocciosi di Giovanni Sollima.Ancora un contrasto voluto è quello tra la sonorità vocale del coro e l’intermezzo tutto strumentale dell’Elegia di Faurè per violoncello e pianoforte op. 24. E ancora uno specchio “al contrario” è quello che riflette gli opposti della preghiera sacra (Salmo 23 Gott ist mein Hirt di Schubert e Ubi caritas di Manolo da Rold) e di una “preghiera laica” come la Suite for Vajont di Remo Anzovino. E poi: l’accostamento tra il passato – con i già citati Faurè e Schubert, ma anche con il Cherubic Hymn di Botrniansky (1751-1825) – e il presente, con l’omaggio a Vangelis, recentemente scomparso, e il suo 1492: Conquest of paradise.

Il Coro Polifonico di Ruda propone un repertorio composito e articolato e tutti i brani sono concepiti e trascritti appositamente per la compagine friulana. Riflessi sonori è il titolo del concerto, che restituisce il fil rouge del Festival (Specchi) attraverso contrasti e riverberi di atmosfere e di stile. Le evocazioni spirituali di Expergisci di Kentaro Sato e Lux Aurumque di Eric Whitacre sono affiancate all’estrema concretezza narrativa di Beautiful that way dalla colonna sonora de La vita è bella di Nicola Piovani e di Madonie da Canti rocciosi di Giovanni Sollima.

Ancora un contrasto voluto è quello tra la sonorità vocale del coro e l’intermezzo tutto strumentale dell’Elegia di Faurè per violoncello e pianoforte op. 24. E ancora uno specchio “al contrario” è quello che riflette gli opposti della preghiera sacra (Salmo 23 Gott ist mein Hirt di Schubert e Ubi caritas di Manolo da Rold) e di una “preghiera laica” come la Suite for Vajont di Remo Anzovino. E poi: l’accostamento tra il passato – con i già citati Faurè e Schubert, ma anche con il Cherubic Hymn di Botrniansky (1751-1825) – e il presente, con l’omaggio a Vangelis, recentemente scomparso, e il suo 1492: Conquest of paradise.

“Aspettando il Festival” è la serie di concerti che anticipa la 40ª edizione del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, organizzata dalla Fondazione Musicale Santa Cecilia, che si svolgerà tra il 26 agosto e il 9 settembre con la direzione artistica di Alessandro Taverna.

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