Alaska Felix e il nuovo “Asse Polare” Usa-Russia di Andrea Cometti
Pursuing Peace “Alla ricerca della pace”: le verità nascoste del dopo vertice Trump-Putin in Alaska. Ue contro resto del mondo?
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In verità, quello che gli Italiani si ritroveranno tornando dalle turbolente ferie di quest’anno sarà un un Mondo Nuovo ridisegnato nei suoi significati geopolitici più rilevanti: un evento – tanto per intenderci – di cui storicamente si potrà usare tranquillamente il pomposo aggettivo di “Epocale” e il perchè è presto detto.
E se il tema di facciata era l’Ucraina con lo slogan: Pursuing Peace “Alla ricerca della pace”, con la fine del conflitto Russo-Ucraino anche il controverso Zelensky dovrà farsi da parte e decidere solo la destinazione del suo “dorato” esilio: insomma Vox populi e Vox Business si ritornerà ad un’economia reale, frenando quella finanza virtuale e speculativa liberal-capitalistica che tanto danno ha prodotto nel mondo, arricchendo le sole ben note lobbies, famiglie di banchieri con i loro famelici filantropi.
Volenti o nolenti, i tempi della politica e della diplomazia vengono oggi dettate – ricordiamo dal rieletto a furor di popolo americano – Donald Trump, che paradosso dei paradossi si è impossessato del vecchio sogno di Silvio Berlusconi di una Russia all’interno dell’Ue: che viene cooptata – lei che detiene quasi la metà del territorio Europeo – alla causa di risollevazione dell’economia Usa.
Putin si è presentato in Alaska con una cinquantina tra ministri e Businessman russi pronti a fare affari e prima cosa che ha evidenziato è che Usa e Russia confinano al Nord del Mondo – l’Alaska stessa, ricordiamo fu venduta dallo Zar agli Usa nel 1867 – benedicendo questa ritrovata alleanza economica di un’Asse “Polare” con l’amico Trump.
Il resto sono dettagli, come l’irrilevanza dei leader europei con in testa la controversa Von der Leyen e una Ue che ci si domanda: se abbia ancora ragione di esistere? Con la surreale prospettiva oggi sul tavolo di una Unione Europea contro il resto del mondo! Come dei pugili suonati gli europei vanno alla ricerca dell’angolo, prigionieri di Agende cervellotiche e inadeguati e costosissimi riarmamenti militari, che dimostrano solo l’essere ormai lontani anni luce dalla volontà dei loro popoli.
Ultima osservazione è l’evidente distonia della comunicazione globale che Trump ha condannato denunciandone la malafede e rifiutando domande alla stampa: la narrazione dei media ha raggiunto livelli ormai paradossali, passando dalla semplice cronaca alla sistematica interpretazione manipolatoria degli eventi, cui anche i “giornalisti” di casa nostra, salve rare eccezioni si sono particolarmente distinti.
Andrea Cometti