Alla fiera di Pordenone AquaFarm, mostra e convegno internazionale su pesca e acquacoltura

Pordenone – È in corso a Pordenone la settima edizione di AquaFarm, Mostra convegno internazionale su acquacoltura, molluschicoltura, algocoltura e industria della pesca in programma il 14 e 15 febbraio alla Fiera. Si tratta di una manifestazione, unica in Italia e nell’intero bacino del Mediterraneo, estremamente specializzata e dedicata ad un settore strategico per la nostra economia e sostenibilità ambientale.

 

L’allevamento di prodotti ittici e molluschi in Italia nel 2022, ultimi dati disponibili diffusi dal MASAF, hanno infatti raggiunto un valore di oltre 550 milioni di euro di prodotto. Per le specie ittiche, la più allevata è la trota iridea, seguita da orata e spigola, mentre per i molluschi vince il mitilo seguito dalla vongola e dall’ostrica. Da segnalare che l’Italia si conferma secondo produttore mondiale di caviale dopo la Cina, con 62 tonnellate l’anno e il primo produttore di trote in Europa con 29.000 tonnellate.

 

AquaFarm, giunta alla7° edizione è una manifestazione in forte espansione: è nata nel 2017 e all’ultima edizione ha registrato una crescita del 62% rispetto al 2022 e + 25% se il valore viene confrontato all’ultima edizione pre-covid. Nel 2024 conta 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva nei padiglioni 5, 5 bis e ter.  A dimostrazione dell’interesse internazionale della manifestazione grazie alla collaborazione con ITA-ICE saranno presenti in visita operatori da paesi del Nord Africa, Area Balcanica, Centro Est Europa.

Un ricco programma di conferenze con relatori di livello internazionale porterà al centro del dibattito tematiche di assoluta attualità: cambiamenti climatici, ricerca e innovazione, ma anche di certificazioni di sostenibilità, benessere animale, tecnologie e alimentazione animale e umana.

Di altissimo livello i relatori del Convegno di apertura della manifestazione svoltosi mercoledì 14 febbraio alle ore 10.00 nella Sala MASAF al quale sono intervenuti Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (in collegamento video), Mattia Tirelli, Assessore all’ambiente del Comune di Pordenone, Michelangelo Agrusti, Vice presidente, Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Rosanna Conte, Deputata, Parlamentare Europeo, Matteo Zoppas, Presidente, ITA-ICE, Stefano Zannier, Assessore Risorse Agroalimentari, Forestali e ittiche Regione Friuli Venezia Giulia, di Audun Lem, vicedirettore della divisione pesca e acquacoltura della FAO, Charlina Vitcheva, direttore generale degli Affari Marittimi e della Pesca della Commissione Europea.

“Quest’anno ci siamo battuti per spiegare all’Unione europea che il mondo della pesca è importante, che l’Italia ha perso il 40% delle proprie marinerie rispetto al 28% della media europea, che noi vogliamo garantire una sostenibilità ambientale, che però deve essere correlata a una sostenibilità economica e di reddito”. Così nel suo intervento il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che ha così proseguito: “Come si fa a realizzare questo? – ha proseguito – Non aggredendo alcuni sistemi di pesca che sono propri solamente di alcune nazioni, in particolare dell’Italia, come la pesca a strascico che se fosse cancellata da un giorno all’altro, come qualcuno aveva intenzione di fare, ci toglierebbe più di un terzo delle nostre marinerie, lasciando disoccupazione e incapacità di garantire reddito a famiglie che dovremmo sostenere magari con modelli di assistenzialismo che sono inutili e, soprattutto, che non meritano quelle persone che invece vogliono vivere del proprio lavoro ed educare anche i propri figli a questo tipo di modello”.

Da parte sua l’assessore regionale Zannier ha ricordato che “i mondi dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura si stanno confrontando con una duplice problematica che desta forti preoccupazioni nel settore. Da un lato ci sono le tematiche legate alla siccità, alla carenza della risorsa idrica e alle complicazioni che gli allevamenti a mare e in laguna subiscono a causa delle morie di pesci o di infiltrazioni di specie aliene. Dall’altro l’aspetto economico, con numerose aziende messe in difficoltà dall’aumento dei costi di produzione, e un insieme di regole troppo complesso, impossibile da gestire. La vera sfida del presente è quella di semplificare il più possibile il sistema per tornare a renderlo autosostenibile”.

Dopo la presentazione dello studio condotto da EUMOFA, l’Osservatorio europeo di mercato sull’acquacoltura e sulle pesca riguardo alla diffusione, opportunità e controindicazioni dell’acquacoltura biologica nei Paesi dell’Unione, la sessione si è chiusa con una tavola rotonda su Acquacoltura tra cambiamenti climatici e sostenibilità cui hanno partecipato Emilia Gorgallo Gonzalez, della direzione generale degli affari marittimi e della pesca della Commissione Europea, Pierantonio Salvador, presidente di API, Associazione Piscicoltori Italiani  ed Emilio Rambaldi, direttore di AMA Associazione Mediterranea Acquacoltori.

“AquaFarm taglia il traguardo della settima edizione – commenta Roberto Pujatti, Presidente di Pordenone Fiere. Essere gli organizzatori della più importante manifestazione nell’intero bacino del Mediterraneo interamente dedicata a questi argomenti fondamentali per il presente e il futuro ci sprona a fare sempre meglio, anche con la collaborazione e il sostegno, che non manca, delle istituzioni internazionali, europee e nazionali, e delle associazioni degli operatori”.

“I cambiamenti ambientali, in primo luogo quelli climatici, sono oggi la sfida più immediata che affronta l’acquacoltura mondiale e italiana. Ma non sono i soli – il commento di Pierantonio Salvador, presidente di API, che continua – : aumento dei costi dell’energia, pressione alla decarbonizzazione accelerata, scarso riconoscimento della qualità del prodotto nazionale ed europeo,  informazione non corretta rendono complesso il lavoro degli allevatori ittici. Occorre ora puntare su innovazione e formazione, per rendere più efficiente il settore e attirare forze fresche. Per questo abbiamo creato il Programma Start-up che domani vedrà premiata l’acquacoltura giovane. Non dimenticando che l’acquacoltura è sentinella dei cambiamenti ma anche alleata nel contenimento dei loro effetti”.

“Allevare molluschi in Italia è un lavoro duro ma entusiasmante – interviene Emilio Rambaldi, direttore di AMA -.  Gli ultimi anni hanno visto affermarsi per esempio le ostriche, una specie di altissimo profilo che ormai si affianca stabilmente nelle statistiche a mitili e vongole. Queste ultime nell’anno appena passato hanno dovuto affrontare anche la minaccia dell’improvvisa proliferazione del granchio blu. L’ecosistema della molluschicoltura ha reagito e sta per trasformare la minaccia in risorsa, come verrà spiegato ad AquaFarm. Intanto, proseguiamo nella decarbonizzazione e nella riduzione dell’impronta ambientale, facendo riferimento alla circolarità sia nell’uso della plastica che valorizzando gli scarti di lavorazione, migliaia di tonnellate di gusci per esempio”.

La giornata di conferenze e convegni, che come sempre complementano l’ampia area espositiva, proseguirà affrontando il tema della circolarità e sostenibilità nella produzione dei mangimi, questione centrale per la riduzione dell’impatto sulle risorse oceaniche e anche per l’efficienza economica delle aziende.  In parallelo verranno illustrate, da un panel di scienziati nazionali e internazionali, le tecnologie e le tendenze innovative nella ricerca, con particolare attenzione alla valorizzazione delle conoscenze sull’etologia e la fisiologia dei pesci per migliorare le condizioni di allevamento e massimizzare l’apporto nutrizionale dei nuovi mangimi. Il programma è completato da diversi workshop, tra cui da segnalare quello della FAO sulle prospettive e opportunità dell’allevamento della trota iridea nell’area mediterranea.

Anche quest’anno il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste è stato tra i protagonisti di AquaFarm. Cuore della manifestazione è proprio lo stand del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste al padiglione 5 all’interno del quale espositori e visitatori possono trovare informazioni sulle politiche, gli incentivi e tutte le iniziative e dedicate allo sviluppo dell’acquacoltura per le aziende del nostro Paese e in particolare il nuovo fondo FEAMPA dedicato allo sviluppo e crescita dell’acquacoltura Europea e quindi Italiana

Accanto all’agenda tecnico scientifica le manifestazioni presentano anche altri eventi collaterali di carattere più divulgativo come gli show cooking promossi dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste in programma nell’Arena del padiglione 5 e finalizzati a promuovere l’uso in cucina del pesce di acquacoltura. La promozione dell’acquacoltura sostenibile passa anche attraverso le scuole che saranno invitate ad AquaFarm in uno spazio a loro dedicato. All’interno dell’Arena “Next generation” al padiglione 5 si terranno laboratori ludico-didattici alla scoperta del pesce italiano di qualità realizzati in collaborazione con Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e riservati agli studenti degli ultimi anni delle primarie e secondarie.

AquaFarm è una mostra-convegno internazionale sull’acquacoltura e l’industria della pesca sostenibile, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con API, Associazione Piscicoltori Italiani. AMA, Associazione Mediterranea Acquacoltori, e con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa.

Saperne di più: www.aquafarmexpo.it.

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