Azienda sanitaria giuliano isontina: sospese le chirurgie ed i ricoveri non urgenti

Trieste – L’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi) ha comunicato che si è reso necessario riorganizzare alcune attività ospedaliere in essere vista l’evoluzione della pandemia.

Per poter garantire la gestione del costante e consistente afflusso di pazienti presso il Pronto Soccorso con richiesta di ricovero di soggetti COVID sintomatici e dei pazienti non COVID con problematiche di tipo internistico, a partire da oggi mercoledì 12 gennaio verrà sospesa tutta l’attività chirurgica anche il regime di libera professione.

L’Azienda sanitaria Asugi garantisce:

– Urgenze ed emergenze chirurgica
– Traumatologia
– Chirurgia oncologica indifferibile

Verranno inoltre sospese tutte le attività di ricovero programmato dell’area medica.

“Abbiamo 150 assenti circa perché sono positivi al Covid, ma è un numero che cambia quotidianamente, e poi 200 tra sospensioni varie dovute a non vaccinazioni, differimenti della vaccinazione. È una situazione difficile, siamo attivi circa al 60% come attività chirurgica, e abbiamo molti pazienti fermi in pronto soccorso perché gli altri reparti vengono convertiti in reparti Covid”.

Così ha dichiarato all’agenzia di stampa Dire il direttore sanitario dell’Asugi Andrea Longanesi, a margine della presentazione delle attività del centro vaccinazione in ambiente protetto dell’ospedale Cattinara di Trieste.

Le infezioni tra il personale stanno aumentando molto, spiega il direttore, “sono soprattutto contagi familiari. L’ospedale da questo punto di vista è un luogo molto più sicuro che altre parti. Qui ci sono tutte le protezioni, molti più dispositivi e molta più attenzione. A casa propria non è così”.

Il personale che rimane in servizio, conferma Longanesi, deve farsi carico del lavoro dei colleghi assenti, nonostante la stanchezza che dura oramai da due anni.

“Abbiamo fondi per incentivi, poi abbiamo fondi regionali per incrementare i turni e pagare i ‘fuori orario di servizio’ – spiega Longanesi – e poi in parte sono state ridotte le attività, e così possiamo ricollocare il personale. Dobbiamo essere molto plastici in questo e garantire le priorità, gli interventi chirurgici di classe A (da garantire entro 30 giorni), le urgenze e le emergenze”, conclude

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