Grosso corteo a Trieste del movimento No Green Pass. Portuali: non tollerati violenti. Le foto

Trieste – Nel pomeriggio di lunedì 11 ottobre a Trieste si è svolto un nuovo corteo del movimento “no green pass”. Come nelle altre occasioni, presenti nel corteo anche persone vaccinate ma contrarie all’obbligo della certificazione verde.

Il corteo di  Trieste è quello più numeroso tra le città italiane per quanto riguarda il tema della contestazione, vale a dire la protesta contro l’obbligo del Green pass. Lo si apprende da fonti della Questura. I partecipanti stimati dalle Autorità sono 15mila.

Si sono visti tra i partecipanti gruppi della scuola, di Monfalcone, del comune, tassisti, metalmeccanici, operai della Wärtsilä e altre categorie, anche provenienti da fuori provincia di Trieste.

Per quasi 4 ore, tutta la zona dalla stazione a campo Marzio è rimasta paralizzata, con i conseguenti ingorghi delle strade laterali, usate per sfuggire all’imbottigliamento del corteo.

Quando il corteo si è fermato in piazza del Ponterosso, un rappresentante dei lavoratori portuali ha dichiarato il blocco del porto dal giorno 15 ottobre, con l’entrata in vigore del temuto provvedimento statale, che costringerebbe milioni di persone a versare 15 euro ogni due giorni per poter lavorare.

Varie aziende hanno già chiesto lo slittamento o addirittura anche lo stop del green pass, prima che si arrivi ai danni economici e difficoltà nel consegnare ordini già in agenda da tempo.

Questa manifestazione, così come le altre dei giorni scorsi, sta facendo il giro di media e social in tutto il mondo, dove continuano quasi simultaneamente altre proteste.

Lavoratori portuali: non tollerate infiltrazioni di violenti

Il Coordinamento dei Lavoratori Portuali di Trieste aveva dichiarato che non sarebbero state tollerate infiltrazioni di violenti nella manifestazione. Momenti caldi si sono verificati davanti alla prefettura e davanti alla sede del giornale locale “Il Piccolo”, ma per fortuna non c’è stata nessuna provocazione e tutto è filato liscio, come era stato chiesto dagli organizzatori del corteo.

Tuttavia, durante il percorso lungo le Rive, è stata presa di mira dalla folla una troupe della Rai Fvg, che è stata insultata e spintonata.

I Lavoratori portuali avevano emesso una nota stampa dalla quale si evinceva che il corteo si sarebbe dovuto svolgere in maniera pacifica. “Non sarà ammessa nessuna tipologia di violenza, nemmeno contro sigle sindacali, televisioni e giornalisti” in quanto, spiegava la nota, “si rischierebbe di dare importanza a categorie che importanza non la meritano, trasformandole in martiri”.

La nota proseguiva “auspicando una partecipazione alle proteste anche da parte degli operatori delle Forze dell’Ordine” in quanto chi scenderà in piazza lo farà anche per loro. “Noi – ribadiva e concludeva la nota – manifesteremo in modo pacifico”.

Assostampa manifesta preoccupazione

Il sindacato dei giornalisti Assostampa, da parte sua, ricorda che precedenti analoghe manifestazioni nel capoluogo regionale si sono segnalate fra l’altro per i cori “giornalisti terroristi” e “venduti” sotto la redazione del quotidiano Il Piccolo e per i lanci di bottiglie contro la sede regionale della Rai, pur presidiata dalle forze dell’ordine.

Soprattutto dopo i gravissimi fatti di Roma, l’auspicio del sindacato dei giornalisti – che assieme all’Ordine regionale nelle settimane scorse ha segnalato per tempo la situazione al prefetto e al questore di Trieste – è di non dover assistere al ripetersi di simili episodi, che nulla hanno a che vedere con il diritto a manifestare il proprio dissenso nei confronti delle contestate misure sanitarie. Episodi da condannare e respingere sempre e con forza, nel rispetto del vivere civile e dei principi della Costituzione antifascista nata dalla Resistenza.

(Galleria di foto a cura di Stefano Savini ©)

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