Inaugura la Stagione del Rossetti “Trieste 1954” di e con Simone Cristicchi  per la regia di Paolo Valerio

Trieste – Un omaggio a Trieste inaugura, il 7 ottobre alle 20.30, al Politeama Rossetti la stagione al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con “Trieste 1954” di e con Simone Cristicchi – coautore assieme a Simona Orlando, per la regia di Paolo Valerio.

Lo spettacolo nato come evento per il 70° del ricongiungimento di Trieste all’Italia e visto per una sola sera, racconta 9 anni di Trieste, di cui – fuori dalla città – si sa poco, fra musica e recitazione. Sul palcoscenico anche l’orchestra ed il coro del Teatro Verdi di Trieste diretta dal Maestro Valter Sivilotti che è autore delle musiche originali. Repliche fino al 12 ottobre.

Una scelta con cui il direttore e regista Paolo Valerio, ha desiderato da un lato dare la possibilità a tutti i triestini di assistere a questo racconto del loro passato, dall’altro offrire al pubblico dei turisti – molto numeroso in città nella settimana della grande regata Barcolana –  un’occasione per conoscere una pagina della storia del Novecento inconsueta e davvero poco nota al di fori del territorio, nei suoi dettagli. In quest’ottica, poi, è stata disegnata anche una tournée di “Trieste 1954” che avrà una circuitazione nelle prossime settimane.

Appare poi addirittura pleonastico evidenziare come, in questo tempo, la riflessione sul tema della guerra, dei confini, del dialogo fra popoli, appaia di quantomai necessaria, in ogni sua forma.

E dunque come raccontare la Trieste del periodo 1945-1954? Come vissero i triestini quegli anni di assoluta sospensione e incertezza, non solo politica?
Con la delicatezza e l’ironia che gli sono proprie e che si basano su una profonda documentazione e studio, Simone Cristicchi – in collaborazione con Simona Orlando – ritorna invitato da Paolo Valerio a occuparsi di Trieste e della sua memoria, e ce la restituisce attraverso una partitura di parole e musica.

“Trieste 1954” si avvale infatti della collaborazione con l’orchestra e il coro – diretti dal Maestro Valter Sivilotti – della Fondazione lirica del Teatro Verdi di Trieste, con cui il direttore dello Stabile ha intessuto in questi anni una forte sinergia.

«Tutto è doppio a Trieste, come la “scontrosa grazia” nei versi di Saba. È una città “a doppio passo”» dice Simone Cristicchi nelle prime scene dello spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

«È veloce e pratica, eppure a lungo immobilizzata. E poi, “a doppio tempo”. Con l’Italia liberata, e Lei che per gli storici ha più liberazioni: dai nazifascisti, dalle truppe jugoslave, dagli angloamericani. L’Italia che festeggia la fine della guerra nel 1945, e lei che lo fa nove anni dopo, tornando italiana. E forse è questo che apprezzo di più dei triestini: che hanno imparato a vivere così, in questo equilibrio precario, fra un colpo di vento e l’altro, restando in piedi in mezzo alla bufera degli eventi, affrontando con coraggio i cambiamenti, le raffiche improvvise della Storia».

Lo spettacolo, al racconto di Cristicchi interseca interessanti contributi video storici – grazie alla preziosa collaborazione e disponibilità della Rai Friuli Venezia Giulia e anche all’archivio della Lega Nazionale – e aggiunge una dimensione musicale importante, grazie al contributo del Maestro Valter Sivilotti e alla voce di Franca Drioli.

A ricostruire anche attraverso il sorriso i tanti aspetti dei 9 anni in cui Trieste ha atteso il ricongiungimento, mentre il resto d’Italia viveva le fatiche ma anche la gioia e l’ottimismo del dopoguerra, arriva in scena il personaggio di Duilio Persichetti – l’archivista romano di “Magazzino 18” – che in “Trieste 1954” ritorna in città per far visitare Trieste alla moglie Adele, imbattendosi in questa pagina di storia del tutto particolare, che studia e racconta fra documentazione e leggerezza.

Lo spettacolo “Trieste 1954” fin dalla serata-evento dello scorso 26 ottobre, nasce da una felice sinergia: oltre i già citati Teatro Lirigo G.Verdi di Trieste e la Rai Friuli Venezia Giulia, vanno sicuramente ricordati i contributi del quotidiano Il Piccolo e della Lega Nazionale che sono stati al fianco dello Stabile regionale nelle fasi di creazione. Mentre la Regione Friuli Venezia Giulia e il Ministero della Cultura sostennero lo scorso anno l’intero progetto teatrale e editoriale costruito  dallo Stabile attorno al doppio settantennale, della fondazione del Teatro Stabile regionale e del ricongiungimento di Trieste all’Italia.

I 1500 biglietti messi a disposizione lo scorso anno sono andati a ruba in poche ore: lo spettacolo in questa nuova e arricchita edizione, rimane in scena fino a domenica 12 ottobre, secondo gli orari consueti martedì 7 ottobre ore 20.30 – Première di stagione, con tappeto rosso e cadeau – , giovedì 9, venerdì 10 ottobre alle ore 20.30, sabato 11 ottobre alle ore 19.30 e domenica 12 ottobre alle ore 16.

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