Individuato e denunciato dalla Polizia di Stato l’autore di scritte offensive contro il Consolato Sloveno
Trieste – La Polizia di Stato di Trieste ha identificato e denunciato una persona di nazionalità slovena, già nota alle forze dell’ordine, ritenuta responsabile delle affissioni diffamatorie e discriminatorie comparse nei giorni scorsi presso la sede del Consolato della Repubblica di Slovenia in città. L’uomo è indagato per il reato di diffamazione aggravata dalla discriminazione razziale.
Il primo episodio risale al 5 agosto, quando la Digos è intervenuta in via del Teatro Romano 24 per la presenza di un cartello offensivo, delle dimensioni di 20×40 centimetri, affisso sulla targa ufficiale del Consolato e recante la scritta “Consolato dei slavi di m…”. Altri biglietti più piccoli, di 10×10 centimetri, con frasi offensive come “È un crimine DD = nazi…” e “Io c’ero! Io l’ho visto! T”, sono stati rinvenuti anche all’esterno della Questura.
Il giorno successivo, il 6 agosto, un nuovo cartello con la scritta “Consolato della corruzione…” è stato trovato nella stessa sede consolare, mentre l’11 agosto si è registrato l’ultimo episodio con affissioni simili sia al Consolato sia all’esterno della Questura.
Grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza e a un rafforzamento dei controlli sul territorio, la Digos, coordinata dalla Procura di Trieste, è riuscita a risalire all’autore. Secondo gli investigatori, la sua condotta sarebbe legata a un risentimento personale verso le autorità slovene, accusate di non averlo sostenuto in un momento di difficoltà, e non a intenti xenofobi o a matrici ideologiche.
Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità dell’indagato sarà valutata dal giudice nel corso del processo. Per tutelare le indagini non sono state rese note le generalità né altri elementi utili alla sua identificazione.