Trieste – A dicembre 2020 Juliet Art compie quarant’anni e partecipa a Paratissima Art Station a Torino, ex Accademia Artiglieria. Questa fiera, contro la logica di tutte le altre fiere del settore che concentro la loro attività in pochissimi giorni, si svilupperà lungo un arco di due mesi, dal 23 ottobre all’8 dicembre.
La mostra proposta dall’Associazione Juliet per Paratissima 2020 “Astrazione 1×5”: Elisabetta Bacci, Nino Barone,
Bonomo Faita, Carlo Fontana, Mirko Rajnar è indice di un confronto tra cinque autori diversi per formazione e per provenienza geografica, e che sebbene di primo acchito sembrano rispondere a istanze emotive distanti fra loro, in seconda battuta denotano, tuttavia, nel loro linguaggio espressivo delle note comuni legate alla dinamica di forme astratte o più semplicemente a-figurative.
Ecco, dunque, una mostra costruita sulla falsariga di un dialogo continuo tra opera e opera, come in un recitativo a più voci. La prima possibile nota di congiunzione evidente in questo dialogo è la sottrazione che viene posta in essere nel processo costruttivo di ogni singola opera – una sottrazione che non nega la complessità, ma che vi si adagia nella somma di segni minimali – come nel caso delle tele di Bacci e Rajnar; la seconda è la luce come punto di riferimento primario – e non solo riferita a una fonte luministica esterna, ma anche a una luce intrinsecamente generata dall’opera -, come nel caso di Barone; la terza è la dominante cromatica che si manifesta in contrasti forti e decisi oltre che in una accesa vena coloristica, come nel caso dei quadri di Fontana. Non manca lo spunto ironico, come nelle opere di Faita, che volutamente fanno il verso alle testimonianze dell’astrazione storica, a partire da Dorazio fino alla Pura Pittura, sulla linea dei Griffa e dei Ryman.
La realizzazione di questo evento è stata realizzata da Associazione Juliet.
Nino Barone “Superficie RBV + 6 segmenti” 2020, duco e acrilico su tela, cm 70 x 50
