“Livio Cecchelin una vita al pianoforte” presentazione del libro al Teatro Bobbio
Trieste – Oggi, giovedì 2 ottobre alle 18, al Teatro Bobbio, nell’ambito delle attività degli Amici della Contrada di Trieste, verrà presentato, ad ingresso libero, il libro “Livio Cecchelin, una vita al pianoforte”, Luglio Editore, scritto a 5 anni dalla scomparsa e a 95 dalla nascita del musicista triestino. L’autrice Nadia Pastorcich dialogherà con la presidente della Contrada Livia Amabilino, Carlo Moser, Alessio Colautti, Michela Vitali e Andrea Binetti.
«È importante, se non necessario, portare avanti il patrimonio culturale della nostra città – dice Pastorcich. – Il libro che ho scritto vuole restituire al lettore sia l’essenza dell’uomo Livio Cecchelin che l’atmosfera che si respirava in quegli anni in cui il teatro, in particolar modo La Contrada – si ricorda che il prossimo anno festeggerà il cinquantennale – produceva spettacoli capaci di raccontare la triestinità unendo professionalità con un pizzico di magia».
Livio Cecchelin ha dedicato la sua vita alla musica tra concerti in giro per l’Europa e tournée teatrali. Con il suo pianoforte ha accompagnato un’epoca, diventando un punto di riferimento nel panorama artistico triestino. Joséphine Baker, Gilbert Becaud, Jacques Brel sono solo alcuni dei nomi con i quali Livio si ritrovò a condividere il palcoscenico negli anni ‘60. Dei momenti da film, scanditi dagli incontri con Raul Castro, Ava Gardner, Mina, per poi raccontare in musica gli spettacoli tratti dalle Maldobrie di Carpinteri e Faraguna: tra gli anni ‘80 e 2000 collaborò a numerose pièce prodotte da La Contrada, proseguendo con il filone delle Maldobrie con il Gruppo Teatrale per il Dialetto di Mimmo Lo Vecchio e Gianfranco Saletta. Re delle gaffe, ha sempre amato le donne ed è rimasto fedele a tutte… contemporaneamente!
Ricorda Livia Amabilino: “Livio Cecchelin era prima di tutto un “maestro concertatore” una figura essenziale negli spettacoli che la Contrada metteva in scena e che a volte erano dei veri e propri varietà. Ho innumerevoli ricordi di lui alla pianola sotto il palco che incitava a cantare anche gli attori più recalcitranti in un’atmosfera popolare e colta al tempo stesso”.
A firmare la prefazione del libro è Claudio Cecchelin, figlio di Livio, mentre la postfazione è a cura di Guido Cecchelin, fratello del pianista.
Nel libro sono presenti le testimonianze di: Claudio e Sandro Cecchelin, Alessio Colautti, Giorgia Cecchelin, Ariella Reggio, Adriano Giraldi, Michela Vitali, Maria Grazia Plos, Marzia Postogna, Andrea Binetti, Carlo Moser, Tony Kozina, Paolo Muscovi, Giorgio Amodeo, Federica Zoldan, Liliana Decaneva, Mariella Terragni, Claudio Grisancich, Marcello Crea, Fabio Alberti, Andro Merkù, Julian Sgherla, Fulvio Falzarano, Luciano Delak, Gianni Gori, Giustina Testa, Livia Amabilino, Daniela Mazzucato, Max Renè Cosotti.