Nuovo Codice del commercio e turismo FVG approvato all’unanimità in Consiglio: cosa cambia con la legge 61

Trieste – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il disegno di legge 61, che introduce il nuovo Codice del commercio e del turismo. Per la prima volta i due ambiti vengono riuniti in un unico testo di 143 articoli, sostituendo 14 leggi precedenti e riducendo i regolamenti contributivi da 29 a 7. L’obiettivo è aggiornare la normativa del terziario, semplificare le procedure e rendere più chiaro l’impianto amministrativo. La legge dispone di una dotazione finanziaria di 134 milioni di euro per il biennio 2026-2027.

Il clima politico: un percorso condiviso

La riforma è stata accolta favorevolmente da larga parte del Consiglio. Rosaria Capozzi (M5s) ha definito il risultato “una norma trasversale e partecipata”, mentre Furio Honsell (Open) ha riconosciuto la capacità di abbracciare un territorio complesso e diversificato. Serena Pellegrino (Avs) ha sottolineato l’utilità di strumenti più chiari per Comuni e operatori. Dalla Maggioranza, Mauro Di Bert (Fp), Maddalena Spagnolo (Lega), Markus Maurmair (FdI) e Roberto Novelli (FI) parlano di “legge organica e orientata al futuro”. Per Massimo Moretuzzo (Patto) il Codice rappresenta un passo avanti per l’introduzione delle cooperative di comunità. Più cauto Roberto Cosolini (Pd), che ricorda come la collaborazione tra le forze politiche dovrebbe essere la normalità. L’assessore Sergio Emidio Bini ha rivendicato il carattere innovativo del testo, il primo in Italia a unire commercio e turismo.

Masterplan del commercio e incentivi ai centri storici

Uno degli strumenti principali introdotti dal Codice è il Masterplan del commercio, una mappatura delle superfici di vendita che dovrà essere completata entro 18 mesi. Il documento servirà a programmare nuovi insediamenti commerciali e a individuare le aree più fragili da rilanciare. Per l’apertura di medie e grandi strutture fuori dai centri urbani è prevista una Conferenza dei servizi regionale. La legge semplifica inoltre le aperture nei centri cittadini e affida alla Giunta linee guida per regolamentare nuove attività in specifiche aree. Sul fronte del commercio di prossimità, arrivano contributi per chi apre in locali sfitti, per i negozi nei Comuni sotto i 5.000 abitanti e per il recupero dei locali storici. Previsti aiuti anche per abbattere affitti, tasse e costo del personale, con l’eccezione delle attività situate nei centri storici.

Osservatorio del terziario e nuove politiche per il turismo

Il Codice istituisce l’Osservatorio del terziario, incaricato di monitorare l’andamento di commercio e turismo, anche in relazione alla qualità del lavoro. Sul fronte turistico, il testo punta sul turismo lento: sostegno alla mobilità cicloturistica, manutenzione e promozione dei cammini, incentivi per nuove strutture lungo le ciclovie della regione. Tra le novità figura anche l’ospitalità innovativa ed ecocompatibile, con recupero di manufatti tradizionali e iter autorizzativi affidati ai Comuni.

Classificazione della ricettività e consorzi turistici

La nuova classificazione delle strutture ricettive introduce una doppia certificazione: quella obbligatoria, armonizzata agli standard europei, e un’opzione volontaria basata su un disciplinare di PromoTurismoFvg che permette l’ingresso nei circuiti di promozione regionale. I consorzi turistici e le reti d’impresa potranno contare su un fondo dedicato per attività di marketing coordinate con PromoTurismoFvg.

Tassa di soggiorno e nuove opportunità per gli operatori

La tassa di soggiorno potrà essere introdotta da tutti i Comuni, con libertà nel definire le tariffe e la possibilità di destinare fino al 50% del gettito agli investimenti. Oltre i 100mila euro è previsto un tavolo tecnico con operatori e PromoTurismoFvg. Il nuovo voucher turista sarà regolato da una delibera che individuerà le zone idonee per le strutture partecipanti e definirà importi differenti a seconda delle aree.

Cooperative di comunità e inclusione sociale

La legge valorizza le cooperative di comunità, promuovendo forme di gestione condivisa dei servizi e prevedendo criteri che favoriscono la partecipazione di giovani e donne. In chiusura, viene rafforzato il principio di progettazione universale, con l’obiettivo di rendere commercio e turismo più accessibili e realmente inclusivi per tutte le persone.

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