Operazione della Guardia di Finanza nel settore carburanti, sequestro di beni per 59 milioni di euro

Trieste – I militari della Guardia di Finanza di Trieste e Napoli, coordinati dalla procura del capoluogo campano, hanno dato esecuzione a un sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente” di beni del valore di oltre 59 milioni di euro, pari al totale delle imposte evase, nei confronti di cinque persone accusate di una frode fiscale nel settore della commercializzazione di carburanti per autotrazione. Il provvedimento si inserisce nell’ambito delle indagini che lo scorso 30 marzo avevano portato al sequestro di una società operante nello stesso settore.

Il giudice ha ampliato la portata della misura sulla base di ulteriori accertamenti eseguiti dai Nuclei di Polizia economico finanziaria di Napoli e Trieste. Le contestazioni dei reati fiscali sono state estese ai gestori di fatto della società e il sequestro è stato disposto per ulteriori violazioni (utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti) sia nei confronti dei rappresentanti legali sia dei gestori di fatto della società.

La società si sarebbe collocata al centro di un gruppo di imprese dislocate sull’intero territorio italiano, con i titolari di fatto dell’azienda che, in concorso con i gestori legali della società, avrebbero venduto milioni di litri di carburanti a società “cartiere” fittiziamente dichiaratesi “esportatori abituali”. Proprio in virtù di tale falsa qualifica potevano acquistare i prodotti senza applicazione dell’Iva. In questo modo, le società acquirenti rivendevano gli stessi prodotti applicando l’Iva al cliente finale senza che poi fosse versata all’erario

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