Pianura Friulana, il Consorzio di Bonifica stanzia 180 milioni per la riqualificazione delle reti irrigue e la tutela dell’acqua

Il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana ha avviato un ampio programma di interventi per un valore complessivo di circa 180 milioni di euro, distribuiti in tre anni, con l’obiettivo di riqualificare le reti irrigue, migliorare l’efficienza del servizio e garantire una gestione sostenibile delle acque.

Il progetto prevede 34 interventi mirati a ridurre le perdite d’acqua, favorire la sostenibilità ambientale e innovare i sistemi di gestione dell’irrigazione agricola nel territorio friulano.

Tra i cantieri già avviati c’è quello della riqualificazione del Canale di Castions, che serve oltre 1.200 ettari e sarà completato entro maggio 2026, e quello del Canale di Trivignano, che interessa più di 1.280 ettari, con conclusione prevista per dicembre 2027. In fase di realizzazione anche gli interventi sui Canali di Santa Maria e Gonars, che coprono circa 900 ettari e termineranno nel corso del 2026.

Nel 2026 prenderanno il via i lavori sui Canali di Giavons, Bressa, Mereto, Rivolto e Bertiolo, mentre è imminente la trasformazione irrigua da sistemi a scorrimento ad aspersione nei comuni di Basiliano, Lestizza, Codroipo e Sedegliano. Prevista anche la ristrutturazione del Canale di Beano, che servirà un’area di circa 250-300 ettari.

Uno degli obiettivi principali del piano del Consorzio di bonifica Pianura Friulana è la riduzione delle perdite idriche fino al 30%, grazie all’impermeabilizzazione delle reti e all’introduzione di tecnologie di controllo avanzate. Inoltre, verranno rimossi circa 130 chilometri di tubazioni in fibrocemento contenente amianto, un intervento fondamentale per migliorare la sicurezza ambientale e la salubrità dei terreni agricoli.

Il programma è finanziato attraverso fondi regionali, statali e del PNRR, e punta a costruire un sistema irriguo intelligente e resiliente, capace di affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e garantire un uso più efficiente e sostenibile dell’acqua, anche in previsione di periodi di siccità sempre più frequenti.

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