Raccolta differenziata: il Friuli Venezia Giulia cresce ma Trieste resta indietro
FVG – Il Friuli Venezia Giulia si conferma tra le regioni più virtuose d’Italia nella raccolta differenziata, raggiungendo nel 2023 il 72,5% contro il 67,5% dell’anno precedente. Un risultato che posiziona la regione al sesto posto nel panorama nazionale, secondo i dati dell’ultimo rapporto Ispra presentati dal Consorzio Nazionale Imballaggi.
La crescita della raccolta differenziata si riflette anche nei contributi economici: CONAI ha trasferito ai comuni regionali circa 16,5 milioni di euro nel 2023, in aumento rispetto ai 15,9 milioni dell’anno precedente. “Il Friuli Venezia Giulia rappresenta un’eccellenza in questo settore dell’economia circolare”, sottolinea Fabio Costarella, vicedirettore generale del Consorzio. “I servizi di raccolta funzionano bene e la differenziata è ormai un’abitudine consolidata tra i cittadini”.
I numeri parlano chiaro: oltre 96mila tonnellate di rifiuti di imballaggio sono state intercettate dalla raccolta differenziata e conferite a CONAI dai comuni della regione. Una quantità tale che, se sistemata in cassonetti, coprirebbe quasi due volte la tratta autostradale Trieste-Amburgo. Il dato, pur in flessione rispetto alle 104mila tonnellate del 2022, non indica una diminuzione delle performance ma piuttosto un miglioramento del mercato del riciclo.
“Il conferimento al Sistema CONAI è sussidiario al mercato”, spiega Costarella. “Quando il mercato riesce autonomamente ad avviare a riciclo gli imballaggi, il nostro intervento si riduce. Questa flessione potrebbe indicare che più materiali sono stati riciclati direttamente dal mercato grazie a condizioni economiche più favorevoli”.
Analizzando i dati provinciali emerge un quadro variegato. Pordenone si conferma la provincia più virtuosa con oltre l’85% di raccolta differenziata e un conferimento pro capite di 98,5 chilogrammi di imballaggi. Segue Udine con il 74,6% e 83 chilogrammi per cittadino, mentre Gorizia raggiunge il 71,4% con quasi 90 chili pro capite.
La nota dolente rimane Trieste, ferma al 50,8% di raccolta differenziata provinciale, con il capoluogo che si attesta al 48,8%. Dalla provincia giuliana arrivano a CONAI appena 53 chilogrammi di imballaggi per abitante, un dato che evidenzia il ritardo rispetto al resto della regione.
“Trieste deve compiere uno sforzo significativo per raggiungere il 65% previsto dalla normativa”, avverte il vicedirettore di CONAI. “È necessario investire maggiormente nella sensibilizzazione dei cittadini per promuovere comportamenti corretti nella raccolta differenziata”.
Nonostante i progressi regionali, resta ancora del lavoro da fare per garantire un’economia circolare davvero efficace su tutto il territorio. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini sarà possibile consolidare questi risultati e costruire un futuro più sostenibile per l’intera regione.