Sgominata banda di ladri che derubava auto nelle aree di servizio dopo aver sabotato le serrature

Udine – La Polizia di Stato di Udine ha arrestato quattro cittadini georgiani, di età compresa fra i 38 e i 47 anni, accusati di furto aggravato in concorso ai danni di un automobilista in sosta nell’area di servizio autostradale “Arino Ovest”, in provincia di Venezia. L’operazione si è svolta lo scorso 19 agosto ed è stata resa nota oggi.

I rapinatori, tutti senza fissa dimora in Italia, erano da tempo monitorati dagli agenti della Squadra Mobile e della Sezione di Polizia Stradale di Udine, che fin dalla mattina li avevano seguiti lungo la A23 e poi sulla A4 in direzione Venezia. I quattro, a bordo di un’auto a noleggio, sostavano in modo sospetto nelle aree di servizio, sempre tallonati dagli investigatori.

Dopo alcuni tentativi falliti di forzare veicoli in sosta nelle aree di “Gonars Nord” e “Calstorta Nord”, la banda si è fermata intorno alle 13.30 all’“Arino Ovest”. Qui, applicando una tattica collaudata, i malviventi hanno messo in atto un furto con un disturbatore di frequenze, un “jammer” camuffato da hard disk portatile, in grado di bloccare la chiusura centralizzata delle auto. Approfittando dell’assenza di una coppia di turisti francesi entrati all’autogrill, i ladri hanno potuto rovistare indisturbati per circa dieci minuti tra i bagagli lasciati nell’auto, senza però trovare oggetti di particolare valore.

Poco dopo, uno dei complici ha colto l’occasione per sottrarre un portafoglio contenente 800 euro in contanti a un automobilista che stava riposando nella propria vettura parcheggiata, con i finestrini abbassati. A quel punto gli agenti, che avevano seguito ogni loro mossa, sono intervenuti bloccando tutti e quattro gli uomini e conducendoli in Questura.

Durante le perquisizioni, i georgiani sono stati trovati in possesso di ingenti somme di denaro e numerosi oggetti di valore, considerati di probabile provenienza furtiva: 1.815 euro in contanti, 100 dollari americani, 1.450 franchi svizzeri, due borse di pregio, sei bracciali in oro e argento, cinque anelli, una catenina, due paia di orecchini e due orologi, per un valore complessivo stimato attorno ai 20 mila euro. Tutto il materiale, insieme al “jammer”, è stato posto sotto sequestro.

Ai quattro arrestati sono stati contestati, oltre al furto aggravato in concorso, anche i precedenti tentativi di effrazione, l’uso del disturbatore di frequenze e il reato di ricettazione. L’autovettura utilizzata per gli spostamenti è stata sottoposta a fermo amministrativo per irregolarità al Codice della strada e per il mancato pagamento dei pedaggi autostradali.

Al termine delle attività, i quattro uomini sono stati trasferiti nel carcere di Venezia, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nei loro confronti il Questore ha emesso inoltre un foglio di via obbligatorio valido due anni per l’intera provincia di Udine. Parallelamente, la Divisione Anticrimine della Questura di Venezia sta valutando l’applicazione di ulteriori misure di prevenzione.

Le indagini proseguono per ricostruire eventuali altri colpi messi a segno dalla banda e per restituire i beni sequestrati ai legittimi proprietari.

La Polizia di Stato coglie l’occasione per rivolgere un appello ai cittadini, soprattutto in questo periodo di vacanze estive: verificare sempre la corretta chiusura delle portiere e non lasciare oggetti di valore incustoditi nei veicoli in sosta in aree di servizio, parcheggi di centri commerciali o luoghi turistici, per evitare spiacevoli sorprese.

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