Si è chiuso domenica Mittelfest: bilancio ed anticipazioni. Il tema del 2026 è “paura”

Cividale del Friuli (Ud) Con il sold out del concerto di Malika Ayane al Teatro Verdi di Gorizia si è chiusa domenica 27 luglio l’edizione 2025 di Mittelfest, che quest’anno ha scelto come filo conduttore il tema Tabù. Un argomento stimolante e a tratti scomodo, che ha accompagnato dieci giorni di spettacoli, concerti, incontri e riflessioni nella città longobarda e in alcune località vicine, coinvolgendo 21 Paesi e portando a Cividale 354 artisti e 38 compagnie.

Il bilancio dell’edizione 34 è stato presentato nella conferenza stampa finale, svoltasi al Museo archeologico nazionale, durante la quale sono stati anche svelati i temi e le date della prossima edizione: nel 2026 Mittelfest si svolgerà dal 16 al 26 luglio e avrà come tema portante “Paura”, mentre Mittelyoung sarà in scena dal 14 al 17 maggio e Mittelland proseguirà dal 1° aprile fino a dicembre.

Ogni anno di più Mittelfest è capace di portare arte, cultura e bellezza, di mettere al centro le persone, gli artisti, i professionisti e, allo stesso tempo, valorizzare la comunità e il territorio in cui è nato e dove rimane saldamente radicato. – commenta la presidente Cristina Mattiussi – L’edizione 2025 si chiude con un buon risultato e con un generale rafforzamento delle presenze. Mittelfest è l’Associazione che lavora tutto l’anno, una squadra di professionisti che con grande competenza e dedizione si impegnano per rendere il festival sempre più memorabile. Grazie al prezioso supporto della Regione FVG, anche quest’anno abbiamo accolto nel cuore di Cividale artisti, stampa, sponsor e operatori nella struttura del Mittelpoint di PromoturismoFvg. E ci tengo a ringraziare anche gli sponsor e i mecenati che fanno parte della famiglia Mittelfest, credendo nel nostro progetto”.

Gli spettacoli

Il programma artistico curato da Giacomo Pedini ha proposto 29 progetti, di cui 17 prime assolute o nazionali e 4 coproduzioni, spaziando dalla prosa alla musica, dalla danza alla performance. «Il pubblico cresce con noi – ha sottolineato Pedini – ed è disposto ad accettare anche sfide artistiche complesse, come The long Shadow of Alois Brunner o Teatri di Guerra, che affrontano il presente in modo diretto e senza mediazioni».

A fianco di queste proposte, non sono mancati momenti più popolari e coinvolgenti, come il travolgente concerto dei Divanhana, il successo delle percussioniste di Lay this Drum! o l’energia elettronica degli Shkodra Elektronike. Grande attenzione anche all’accessibilità e alla qualità tecnica degli spettacoli, grazie a un lavoro organizzativo che ha permesso di far fronte anche a una settimana di maltempo senza rinunce.

Il festival ha continuato a plasmare e valorizzare gli spazi della città: tra gli esempi più riusciti, la danza verticale di Radar sugli edifici del Foro Giulio Cesare e il nuovo Mittelounge all’Orto delle Orsoline, che ha ospitato concerti e momenti conviviali.

Numeri, progetti e pubblico

Oltre agli appuntamenti principali, grande attenzione è stata riservata ai progetti collaterali. Il Progetto Famiglia ha confermato la sua attrattività per adulti e bambini, mentre Mittelyoung, con i suoi nove spettacoli e 40 artisti, si è confermato come bacino di ricerca sulla scena emergente europea. Da qui è arrivato anche Trieste-Istanbul A/R, tra i concerti più apprezzati del cartellone.

Mittelfest ha organizzato anche oltre 50 eventi all’interno di Mittelland, la piattaforma dedicata alla valorizzazione turistica del territorio, in collaborazione con 25 partner. Tra le iniziative, anche il quinto forum economico-culturale dell’Associazione Mitteleuropa, quest’anno dedicato alla Croazia.

Tra eventi gratuiti e partecipazione agli incontri con gli artisti, workshop e premi, si calcolano oltre 700 presenze aggiuntive, che si sommano al pubblico pagante, sempre in aumento. Circa 120 le persone impiegate nell’organizzazione tra staff, tecnici, comunicazione e volontari, con il fondamentale supporto del Gruppo Age di Cividale.

Prossimi appuntamenti

Il lavoro per Mittelfest prosegue già da agosto con le prove di Alba dopo la fine della storia, nuovo spettacolo scritto da Paolo Di Paolo e diretto da Pedini, terza parte della trilogia “Inabili alla morte”. Il debutto è previsto il 18 settembre al Teatro Verdi di Gorizia, nell’ambito di un progetto transfrontaliero con Nova Gorica. I testi saranno pubblicati da Bottega Errante e trasmessi su Rai Radio 3 sotto forma di radiodrammi

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