Temporale devastante nella notte con grandine record, vento e migliaia di fulmini
FVG – Il Friuli Venezia Giulia è stato attraversato nella serata di giovedì 26 giugno da una violenta ondata temporalesca, originata da una saccatura in discesa da nord-ovest che ha interagito con una massa d’aria molto calda e umida presente al suolo. L’episodio, classificabile come evento meteorologico estremo, ha avuto inizio nel tardo pomeriggio, intensificandosi in serata con il transito di una supercella che ha colpito in sequenza l’intera regione da ovest verso est.
Raffiche oltre i 90 all’ora e grandine di 10 cm
La prima fase del fenomeno ha interessato la fascia occidentale, in prossimità del confine con il Veneto. Da lì, la supercella ha guadagnato rapidamente terreno attraversando la pianura friulana, portando con sé grandinate di dimensioni eccezionali, con chicchi superiori ai 10 cm in alcune aree al confine tra Caneva e Sacile. In pianura si sono registrati accumuli di pioggia intensi, con punte fino a 47 mm in un’ora, mentre le raffiche di vento hanno toccato i 90 km/h, specie nella zona di Lestizza, e gli 80 km/h lungo la fascia costiera.
La situazione è peggiorata dopo le 21, con piogge violente e grandine che hanno investito i comuni di Caneva, Sacile, Brugnera, Zoppola, Pordenone e Fontanafredda, per poi spostarsi rapidamente verso il Medio e Basso Friuli, fino a Cormons, Palmanova, Gradisca e Monfalcone. Anche la costa non è stata risparmiata, con raffiche da nord-ovest e piogge accompagnate da attività elettrica particolarmente intensa. Si stima che durante la notte siano caduti migliaia di fulmini sull’intero territorio regionale.
Allagamenti, alberi abbattuti e danni alle strutture
Numerose sono state le segnalazioni giunte alla Sala Operativa Regionale della Protezione Civile. Tra gli interventi più frequenti, quelli per allagamenti locali e alberi caduti lungo le strade, in particolare nei comuni di Sacile, Varmo, Palmanova, Bicinicco, Fiumicello Villa Vicentina, Rivignano Teor, Gradisca d’Isonzo, Cormons, Chiopris-Viscone e San Giovanni al Natisone. Alcuni veicoli sono stati colpiti dai rami abbattuti dal vento, ma fortunatamente non si segnalano feriti.
A Palmanova si registrano danni a tetti e coperture, oltre al cedimento di alcuni pali dell’illuminazione pubblica, problema riscontrato anche a Romans d’Isonzo. A Sacile e Azzano Decimo si sono verificati ulteriori allagamenti, mentre a Resia un fulmine ha innescato un incendio boschivo.
Il quadro meteo e le rilevazioni
Dai dati ARPA-FVG emergono rilevazioni significative: tra le piogge più intense spiccano i 58 mm a Rivis, 54 mm a Camino e 52 mm a Porcia in sei ore. Tra le raffiche di vento più forti, i 91 km/h registrati a Lestizza e gli 86 km/h a Cervignano e Sant’Andrat del Cormor. Anche Trieste, con i suoi 78 km/h al molo Fratelli Bandiera, ha risentito delle raffiche, alimentate dal passaggio del fronte.
Torna il sole, ma resta alta l’attenzione
Il fronte temporalesco ha abbandonato la regione verso mezzanotte, entrando in territorio sloveno. In seguito, hanno iniziato ad affluire da nord correnti più fresche e secche, accompagnate da un rinforzo dell’anticiclone. Il “Borino” ha soffiato sulla costa e, per la giornata di oggi, non sono previsti ulteriori temporali.
La Protezione Civile regionale continua a monitorare la situazione per la gestione delle criticità residue e per il ripristino delle condizioni di sicurezza in tutti i territori colpiti.