Verso la riconversione dello stabilimento Wärtsilä di Trieste: Msc presenta il suo progetto

Roma – Si è tenuto mercoledì 20 marzo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo dedicato alla crisi industriale dello stabilimento della Wärtsilä di San Dorligo della Valle (Ts).

Presenti, tra gli altri, il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, il sottosegretario Fausta Bergamotto, i rappresentanti di Confindustria Alto Adriatico, Wärtsilä, Ansaldo, Msc e delle sigle sindacali.

Al centro del tavolo il progetto di reindustrializzazione del sito di Bagnoli della Rosandra presentato da Msc. Le linee guida del progetto, secondo la Giunta regionale, sono coerenti con gli obiettivi condivisi nell’accordo del 29 novembre 2022: il mantenimento a Trieste di una produzione industriale strategica di alto livello e la tutela dei livelli occupazionali, con un’attenzione particolare ai lavoratori dell’indotto. L’obiettivo è di produrre mille carri ferroviari all’anno, con un investimento di 250 milioni di euro.

Il progetto

Il progetto industriale, nelle sue grandi linee, prevederebbe:

  • L’assorbimento di tutti gli attuali 300 esuberi di Wärtsilä.
  • Ulteriori assunzioni in futuro.
  • L’entrata a regime della produzione entro 36 mesi.
  • La copertura del tempo necessario all’insediamento e alla partenza della produzione con cassa integrazione.

Ansaldo Energia ha invece comunicato che non ci sono le condizioni per far parte del progetto.

Soddisfazione della Giunta regionale

“Il progetto è coerente con gli obiettivi fissati dalla Regione”, ha sostenuto la Giunta. “Crediamo che oggi possiamo intravedere una strada solida, con l’intervento di un’azienda che ha dimostrato di avere la capacità di realizzare un piano di riconversione industriale di alto livello”.

L’assessore Rosolen ha sottolineato come la riunione odierna abbia segnato una svolta: “abbiamo sentito numeri, progetti concreti e un’idea precisa di piano di ricollocazione occupazionale”.

“Va sottolineato – ha aggiunto Rosolen – che quello di oggi è l’inizio di un percorso che vedrà il suo punto di partenza nella sottoscrizione dell’Accordo di programma, all’interno del quale ogni parte in causa prenderà formalmente i suoi impegni nell’ambito di una road map condivisa”.

L’assessore Bini ha evidenziato come il progetto di Msc testimoni il crescente interesse delle grandi imprese per il Friuli Venezia Giulia.

Al termine della riunione è stata fissata per mercoledì 27 marzo la prossima convocazione del Tavolo, con all’ordine del giorno l’avvio dei lavori per la sottoscrizione dell’Accordo di programma.

Il commento del ministro Adolfo Urso

“Il piano di Msc per la reindustrializzazione di Wärtsilä rafforza il polo produttivo di Trieste e il suo ruolo nell’Alto Adriatico con un’azienda leader a livello globale”. Così scrive su “X” il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dicendosi “convinto che sia la strada giusta per rilanciare il sito industriale in un settore ad alto sviluppo di cui Trieste con il suo polo logistico, portuale e ferroviario, rappresenta certamente il luogo più adatto”

I sindacati: “Rimangono aspetti da chiarire”

I sindacati, pur esprimendo soddisfazione per l’avanzamento del progetto, hanno sottolineato che “rimangono aspetti da chiarire, a partire da salari e tempi di rioccupazione”.

“Riteniamo necessario avviare un incontro urgente anche sui contenuti contrattuali e salariali”, hanno scritto in un comunicato congiunto Cgil, Cisl e Uil. “Aspetti determinanti per la valutazione complessiva e compiuta della proposta Msc”.

Le sfide da affrontare

Non mancano le sfide da affrontare, a partire dalla definizione dei dettagli del piano industriale e dalla concertazione con le parti sociali. Tuttavia, la sinergia tra istituzioni, imprese e sindacati lascia ben sperare per il futuro del sito di San Dorligo.

Un’occasione per il Friuli Venezia Giulia

Il progetto di Msc rappresenta un’occasione importante per il Friuli Venezia Giulia, non solo per la salvaguardia dei posti di lavoro a rischio, ma anche per lo sviluppo di una nuova filiera industriale strategica. L’interesse di grandi aziende come Msc per la regione è un segnale positivo che conferma la competitività del territorio e la sua attrattività per gli investimenti.

MSC, il colosso del trasporto marittimo ora punta sul terrestre

Fondata nel 1970 da Gianluigi Aponte, MSC è oggi una delle compagnie di navigazione più grandi al mondo, con una flotta di oltre 600 navi che solcano i mari di tutto il globo. La sede centrale si trova a Ginevra, in Svizzera, ma l’anima pulsante dell’azienda è Napoli, città natale del suo fondatore.

Leader mondiale nel trasporto di container, MSC vanta una rete capillare di oltre 500 uffici in 155 Paesi, offrendo un servizio completo di logistica e trasporto merci. L’azienda si occupa di spedizioni via mare, terra e aria, garantendo soluzioni personalizzate per ogni esigenza.

Oltre al core business del trasporto container, MSC ha diversificato le sue attività nel corso degli anni, investendo in settori strategici come:

  • Crociere: MSC Crociere è una delle compagnie di crociera più importanti al mondo, con una flotta moderna e innovativa che offre itinerari in tutto il mondo.
  • Terminal portuali: MSC gestisce una rete di terminal portuali in tutto il mondo, garantendo un servizio efficiente e sicuro per la movimentazione delle merci.
  • Logistica: MSC offre un’ampia gamma di servizi logistici integrati, dalla gestione dei magazzini al trasporto terrestre e aereo.

Ora Msc punta ad espandersi anche nel trasporto ferroviario.

 

 

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