8 Giugno giornata mondiale degli Oceani

Oggi, 8 giugno si celebra la Giornata mondiale degli oceani.

Istituita dall’Onu 1992 al vertice sull’ambiente di Rio de Janeiro, ogni anno si rinnova l’attenzione ad uno degli ecosistemi più delicati del nostro pianeta.

Lo scopo della giornata, oltre a celebrare la bellezza e la ricchezza di mari e oceani, è quello di sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sull’importanza della loro salvaguardia considerando la loro importanza per la nostra sopravvivenza. Non bisogna dimenticare che gli oceani sono considerati dei “polmoni blu” in quanto assorbono quantità gigantesche di anidride carbonica, oltre al fatto di ospitare numerose specie animali a forte rischio di estinzione tra cui coralli, squali, balene, ecc.

L’Italia ha da poco aderito all’ “iniziativa globale”, che conta in 20 paesi, impegnandosi ad estendere la rete delle aree marine fino ad un 30% del proprio territorio. L’iniziativa parte da uno studio/rapporto dell’università di York in Inghilterra chiamato 30X30 A blueprint for ocean protection (link alla versione tradotta in italiano da Greenpeace Italia) il quale descrive nei dettagli i numeri dei nostri mari; il rapporto mostra come sia possibile progettare una rete di aree protette d’Alto mare su scala planetaria partendo dalle informazioni disponibili. “Il bisogno di intervenire è immediato”, scrivono i ricercatori, “e gli strumenti già a disposizione. Tutto ciò che serve è la volontà politica”.

La palla ora passa dunque, com’è giusto che sia, alla politica che è deputata non solo alla firma dei trattati ma, soprattutto, alla loro realizzazione. Entro il 2022 si dovrebbero concludere i negoziati per un Accordo Globale per gli Oceani alle Nazioni Unite che metterebbe le basi per la tutela di ampie aree degli oceani oltre le giurisdizioni nazionali.

Fonte: Greenpeace Italia per la pubblicazione e il link dello studio/rapporto.

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