Rimad’origine di Elisa Vladilo aperta fino alla fine di maggio alla Casa Internazionale delle Donne di Trieste

Trieste – Il progetto Rimad’origine nasce da un’idea, e non solo, di Elisa Vladilo, l’intento è quello di creare una situazione che mettesse in contatto le varie culture esistenti nella città di Trieste, offrendo uno scambio, un’occasione di reciproca conoscenza. Con i suoi 12 anni Rimad’origine, ogni anno si arricchisce di una sfumatura diversa, offrendo alle donne che vi partecipano con le loro poesie di esprimere il loro vissuto e la loro sensibilità.

Alla Casa Internazionale delle Donne il progetto si è sviluppato in due momenti: il primo all’inizio di marzo, dove si è svolto l’appuntamento di scrittura, durante il quale le donne che avevano inviato le poesie, hanno avuto modo di scriverle sui pannelli di pvc, sia in lingua originale sia tradotte in italiano; il secondo momento è stato il 21 marzo, data  dell’inaugurazione dell’installazione espositiva, il tutto si potrà visitare fino al 21 maggio.

Trieste è una città che ben si presta a evidenziare le connivenze antropologiche e culturali esistenti, più recentemente si è arricchita di altre provenienze, quali quelle senegalesi, cinesi, rumene, kosovare, albanese, ucraine, africane, latinoamericane, asiatiche. Tutte persone emigrate dai loro paesi, in seguito a difficoltà varie, e questa  preziosa occasione di Rimad’origine permette di conoscere  più da vicino lo spirito di culture di altri paesi.

Il progetto ritiene d’ interesse centrale il contributo di una poesia del  paese d’origine, dove, prevalentemente le donne si possano esprimere  perchè  ha un valore e un significato sia per chi le scrive, sia per chi le legge, dando un senso collettivo di appartenenza.

Vivere a contatto con tutti questi mondi e non conoscerne almeno alcune tracce dell’ anima, significa perdere la possibilità di approfondirne la conoscenza e privarsi di una prospettiva più ricca e varia di lettura del mondo.

La coesistenza di tutti, significa, innanzitutto, conoscersi e quando ci si conosce, inevitabilmente i mondi altrui entrano a fare parte del nostro e del proprio, aprendo la strada ad una condivisione e accettazione reciproca che va oltre le barriere che a volte si erigono. Sono state  coinvolte le donne di varia provenienza che gravitano attorno alla CID, “Una casa tutta per noi”; Progetto di genere DSM ASUGI; le studentesse che frequentano la SISSA. c

Il progetto si inscrive all’interno del percorso legato all’idea di Arte Pubblica, in questo caso specifico Relazionale, dove il coinvolgimento del pubblico è un contributo attivo, partecipativo, determinante per la realizzazione dell’opera. Un’opera pensata per un luogo pubblico che tutti frequentano, di cui tutti i frequentatori possano usufruire e che nello stesso tempo cambia l’assetto consueto dello spazio individuato, apportando una nota di valorizzazione.

Attraverso l’utilizzo del colore, nelle tonalità calde dei gialli, arancio, rosa o rosso, ci si relaziona sia con lo spazio architettonico, sia con le funzionalità e gli utilizzi del luogo,  il tutto nel totale rispetto del luogo. L’intreccio, inoltre, delle calligrafie personali degli svariati alfabeti crea un’installazione che offre svariati livelli di lettura oltre ad un impatto visivo accogliente e stimolante.

La prima edizione è stata creata in Stazione Centrale dei treni di Trieste in collaborazione con l’Associazione Spaesati nel 2013. Successivamente è stato realizzato all’Università di Cambridge , UK, con l’Associazione ALL, (2014) – poi a Lecce con la fondazione Emmanuel (2020), e a Bergamo e Brescia Capitali della Cultura con l’Associazione La Terza Piuma (2023)

Ogni versione ha mantenuto il concetto del progetto, modificando il formato del supporto su cui scrivere, adattandosi alle specifiche esigenze dei luoghi, mantenendo la gamma di colori.

Questa versione del progetto sarà, anche,  itinerante, attraverso l’utilizzo di alcuni pannelli in PVC mobili, colorati nelle tonalità di giallo/arancio/fucsia, sui quali si possono scrivere le poesie con pennarelli indelebili colorati.

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